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Giurisprudenza - Rassegna a cura di Sonia Lazzini - 20 giugno 2006

 

 


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Casi pratici di violazione dei principi comunitari

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Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 1753 del 4 aprile 2006 - I criteri di aggiudicazione, nel sistema di appalti di servizi, devono essere riferiti direttamente ed esclusivamente all’offerta della prestazione che forma oggetto della specifico.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 1194 dell’ 8 marzo  2006 - L’esperienza fatta come tesoriere di enti locali può solo contribuire ad ottenere un maggiore punteggio, senza poter diventare un elemento di discrimine della ammissione alla gara.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 6368 del 15 novembre 2005 - Anche quando un soggetto pubblico non è direttamente tenuto all’applicazione di una specifica disciplina per la scelta del contraente, deve comunque rispettare i principi fondamentali dell'ordinamento comunitario (ritraibili principalmente dagli articoli 43 e 55 del trattato C.E.), nonché dei principi generali che governano la materia dei contratti pubblici 


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Dossier cauzioni

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Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 1286  del 13 marzo 2006 - Applicazione dell’articolo 10 comma 1 quater della Legge 109/94 s.m.i.:se la mancata produzione documentale si verifica soltanto da parte della prima classificata, mentre la seconda prova il possesso dei prescritti requisiti, la norma richiamata non lascia alcun dubbio sulla necessità dell’automatica aggiudicazione alla seconda classificata, senza che l’Amministrazione possa procedere ad un nuovo calcolo delle medie e ad una nuova aggiudicazione.


Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza n. 3500 del 14  giugno  2006 - Nel caso in cui il bando di gara preveda che l’omessa o mancata prova dei requisiti richiesti comporti ope legis non solo l’esclusione dalla gara ma anche l’escussione della cauzione e la segnalazione all’autorità di vigilanza, l’omessa tempestiva impugnazione del provvedimento di esclusione determina anche la tardività dell’impugnativa del provvedimento di escussione della cauzione. -

Giurisprudenza richiamata: Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza n. 1370 del 6 marzo 2002 - Mancato possesso dei requisiti di ordine speciale: escussione della provvisoria. Necessità di ricorrere  anche al provvedimento di esclusione.


Tar Puglia, Sezione II di Lecce, sentenza n. 3321 dell’ 8 giugno 2006 - Se prevista dalla Legge, anche se non espressamente richiesta dal bando, la cauzione provvisoria è una delle conditio sine qua non per partecipare ad una gara.


Tar Lombardia, Sez. III Milano, sentenza n. 1325 del 7 giugno 2006 - E’ sufficiente la mancata dimostrazione, nei termini di legge, del possesso dei requisiti per procedere all’esclusione dalla gara e che da ciò deriva ulteriormente, come automatica conseguenza, l’escussione della cauzione e la segnalazione all’Osservatorio sui lavori pubblici per l’applicazione delle sanzioni previste. -

Giurisprudenza richiamata:

Consiglio di Stato, V sezione, sentenza n. 1344 del 9 marzo 2001 - La legge 109 si limita a prendere atto che,  sia che si tratti di circostanza che la prova sul possesso dei requisiti dichiarati non sia data oppure che la documentazione offerta non  confermi le dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione, quanto dichiarato nella domanda non ha ricevuto riscontro sia per mancanza di prova sia perché la stessa non si è rivelata adeguata, senza preoccuparsi dell’aspetto psicologico  sottostante i due diversi comportamenti. -

Consiglio di Stato, V sezione, sentenza n. 4001 del 3 luglio 2003 - Non valgono la dimenticanza o il caso fortuito a dimostrazione della mancata presentazione dei documenti per l’effettivo possesso dei requisiti di ordine speciale.  -  

Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza n. 42 del 12 gennaio 2005 - E’ l'impresa partecipante ad una procedura selettiva che ha l'onere ( nel quadro della diligenza media richiesta al “buon imprenditore” ) di premunirsi, sin dal momento della presentazione dell’offerta, della documentazione necessaria all'attestazione dei  requisiti speciali 


Tar Puglia. I sezione di Bari, sentenza n. 2064 dell’ 1 giugno 2006 - Secondo orientamento ormai pacifico della giurisprudenza amministrativa, le conseguenze sanzionatorie di cui all’art. 10 comma 1 quater della legge n. 109 del 1994 riguardano non solo l’assenza della capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, ma anche tutti i casi in cui (il concorrente) abbia prodotto dichiarazioni non confermate dal successivo riscontro della relativa documentazione o abbia effettuato false dichiarazioni: ai fini della valida partecipazione alla selezione. -

Giurisprudenza richiamata:  Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza n. 288 del 30  gennaio 2006 - L’escussione della cauzione è possibile, anzi rappresenta atto dovuto, ogniqualvolta che, non essendo state le dichiarazioni rese dall’aggiudicatario ai fini della partecipazione alla gara confermate dal successivo riscontro della relativa documentazione (irregolarità contributiva nei confronti della Cassa Edile), l’Amministrazione abbia provveduto, a norma della lex specialis, alla esclusione dell’impresa dalla procedura ed all’annullamento della aggiudicazione, i cui esiti condizionano direttamente la (mancata ) stipula del contratto.