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     4/10/2007 Dossier
    sullo schema di regolamento del codice dei contratti
    -
    a cura di Sonia Lazzini   
 4/09/2007 Codice
    dei contratti pubblici: in vigore dal 25 agosto 2007 una nuova causa di
    esclusione per gli appalti di servizi e forniture (vedi anche lettera
    circolare n. 10797  del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
    del 22 agosto 2007) contemplata nella Legge 123/2007 relativa al
    provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, già previsto
    dall’art. 36 bis del D.L. n. 223/2006 (conv. da L. n. 248/2006)
    limitatamente alle attività dell’edilizia, con l’importante novità
    rappresentata dalla possibilità di adottare il provvedimento interdittivo
    anche nelle ipotesi di reiterate (recidiva aggravata) e gravi violazioni in
    materia di sicurezza e salute del lavoro
    
    
    
     L’articolo 38 (Requisiti di ordine generale )
    del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti
    pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle
    direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE) al punto m) _ nei cui confronti è stata
    applicata la sanzione interdittiva di cui all'articolo 9, comma 2, lettera
    c), del decreto legislativo dell'8 giugno 2001 n. 231 (dal 25 agosto
    comprensiva anche dell’articolo 25-sexies: Omicidio colposo e lesioni
    colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme
    antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro_
    come modificato dall’articolo 9 della Legge 123/2007)  o altra
    sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica
    amministrazione compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'articolo
    36-bis, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con
    modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006 n. 248 (valido solo in campo edile)
    _ va ulteriormente integrato con il testo seguente << nonché compreso
    quanto predisposto dall’articolo 5 della Legge 123/2007 >>(valido
    per tutte le attività imprenditoriali, quindi anche negli appalti di
    servizi e forniture>>
    
     
 Decreto
    legislativo 31 luglio 2007, n. 113 ulteriori disposizioni correttive e
    integrative del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il
    codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, a
    norma dell'articolo 25, comma 3, della legge 18 aprile 2005, n. 62
    
     Le nuove norme che entrano in vigore con il
    primo agosto 2007 riguardano: possibilità per le Società di
    Intermediazione Finanziari di rilasciare la cauzione definitiva, verifica
    della congruità della incidenza della mano d'opera relativa al cantiere
    interessato dai lavori , carattere pubblicistico dell’attestazione Soa,
    appalto integrato, eliminazione di alcuni casi di procedura negoziata,
    dialogo competitivo, accordo quadro, composizione  delle commissioni di
    gara, pubblicità degli esiti delle gare di servizi e forniture sotto
    soglia, consorzi stabili, forcella per i servizi e forniture, soppressione
    inderogabilità dei minimi tariffari nei servizi tecnici, validazione del
    progetto sempre obbligatoria, eliminato il diritto di prelazione del
    promotore,maggiori conseguenze in caso all’appaltatore in caso di mancata
    trasmissione alla Stazione Appaltante delle quietanze di pagamento dei
    subappaltatori, leasing in costruendo, arbitrati, tutela del lavoro, revoca
    dell’attestazione Soa e risoluzione del contratto, integrazione
    dell’articolo 38  sui requisiti di ordine generale, facoltà e non più
    obbligo di presentare l’offerta attraverso moduli predisposti dalla
    Stazione appaltante, richiamo da parte delle stazioni appaltanti diverse
    dalle amministrazioni aggiudicatrici statali del capitolato generale dei
    lavori pubblici
    
     Lo trovi nel file: decreto legislativo
    31.07.2007 n. 113.doc
    
     
 27/03/2007 Comunicato
    ANCE 16/3/2007 n. 1409  - Riforma
    del Codice dei contratti pubblici 
 6/03/2007 Proposte di
    modifiche al codice dei contratti
    
     Proposte emendative delle Regioni e delle
    Province Autonome al Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 recante
    Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in
    attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE
    
     Comunicato ANCE
    26/2/2007 n. 1030
    -
    Appalti, semplificata la scelta del responsabile
    unico
     Comunicato OICE 26/2/2007
    -
    Autorità di vigilanza: le comunicazioni delle
    società di ingegneria (ex art. 53 dpr 554/99) sono dovute soltanto per chi
    opera nel settore pubblico
     
 15/02/2007 Tabella di confronto tra il testo attuale e
    quello modificato dal Consiglio dei ministri in data 25 gennaio 2007
    diventato decreto legislativo n. 6_2007
     Riassunto
    delle principali modifiche al codice dei contratti a seguito
    dell'approvazione in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, in data 25
    gennaio 2007 del decreto legislativo n.  6_2007 a modifica del dl
    163/2006 pubblicato sulla Gazzetta
    Ufficiale del 31 gennaio 2007 
     
     Il testo della
    tabella sostituisce quanto pubblicato lo scorso 8 febbraio
    
     
 8/02/2007 In vigore dal primo febbraio 2007 le nuove norme sugli
    appalti pubblici  - Decreto
    Legislativo 26/1/2007 n. 6 – Testo e
    note in formato pdf 
 Tabella di confronto tra il testo attuale e
    quello modificato dal Consiglio dei ministri in data 25 gennaio 2007
    diventato decreto legislativo n. 6_2007
     
    Riassunto
    delle principali modifiche al codice dei contratti a seguito
    dell'approvazione in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, in data 25
    gennaio 2007 del decreto legislativo n.  6_2007 a modifica del dl
    163/2006 pubblicato sulla Gazzetta
    Ufficiale del 31 gennaio 2007 
    
     
 25/01/2007 Per
      il  Codice degli appalti pubblici (decreto legislativo 163/2006 –
      art. 2)  il procedimento di selezione del miglior contraente attua i
      principi di imparzialità e buon andamento enunciati dalla Costituzione
      (art. 97)  e garantisce la concorrenza tra le imprese: mentre le
      leggi nazionali sono poste a tutela dell’interesse pubblico nel
      predisporre adeguati strumenti di ricerca e selezione del contraente
      adatto a specifiche esigenze, la normativa di derivazione europea si pone
      come garante della libera concorrenza e quindi di osservanza del noto
      principio della par condicio
       
 Il
      riferimento alla Legge 241/90 (così come modificata dalla L. 15/2005) 
      nell’articolo 2 comma 3 del   Codice degli appalti pubblici
      (decreto legislativo 163/2006) rende obbligatoria, come già evidenziato 
      dal Ministero per le politiche comunitarie con la circolare numero 8756
      del 6 giugno 2002,  l’applicazione dei principi comunitari anche
      agli appalti sotto soglia 
 14/12/2006 Causa di
    esclusione per grave errore professionale: comparazione dell’attuale
    disciplina (dl 163/2006) con la precedente
    
     Per il codice dei contratti, (decreto
    legislativo 163/2006),  l’esclusione dalla procedura per “violazione dei
    doveri professionali” deve essere motivato e può essere accertato con
    qualsiasi mezzo da parte della Stazione appaltante che bandisce la gara
    (mentre l’art. 68, r.d. n. 827/1924 consente l’esclusione in caso di
    negligenza o malafede con atto “insindacabile”)
     Giurisprudenza correlata:
    
     Consiglio di stato,  sentenza n. 5496 dell’ 11
    ottobre 2002 - La disposizione dell’art. 68, comma secondo, del R.D. 23
    maggio 1924 n. 827, in virtù della quale "la Amministrazione ha piena
    ed insindacabile facoltà di escludere dall’asta qualsiasi concorrente
    senza che l’escluso possa ….. pretendere che gli siano rese note le
    ragioni dell’esclusione", deve ritenersi ormai abrogata, quanto
    all’obbligo di una congrua e sufficiente motivazione, sin dall’entrata
    in vigore della L. 7 agosto 1990 n. 241, che all’art. 3 tale obbligo ha
    sancito in via generale per i provvedimenti amministrativi. 
    
     Consiglio di stato,  sentenza n. 6541 del 12
    ottobre 2004 - Esclusione dalla procedura pubblica per “violazione dei
    doveri professionali”: la responsabilità deve essere accertata e provata,
    ma è sufficiente all’uopo “qualsiasi mezzo di prova”, senza la
    necessità di una sentenza passata in giudicato. 
     
 28/11/2006 Prosegue la volontà del nostro Parlamento a
    riformare il decreto legislativo 163/2006
    
     La VIII Commissione della Camera, nel corso della  seduta del 23
    novembre 2006 ha deciso: a) di non procedere allo svolgimento di audizioni
    informali sul testo in esame, bensì di rinviare ad una fase successiva
    l'apertura di una riflessione sulle correzioni da apportare al decreto
    legislativo n. 163 del 2006 ; b) l'opportunità di interventi riguardanti
    alcune questioni cruciali, quale ad esempio l'istituto dell'avvalimento; c)
    di discutere delle ulteriori modificazioni al codice nel corso di un futuro
    ciclo di audizioni, che coinvolga tutti gli attori del mondo economico e
    sociale, affinché la Commissione possa acquisire elementi di informazione
    riguardo ai temi su cui concentrare l'attenzione in occasione dei prossimi
    decreti correttivi al decreto legislativo n. 163 del 2006; d) opportuno
    introdurre una ulteriore novella riferita all'articolo 6, comma 2, del
    decreto legislativo n. 163 del 2006, finalizzata a riportare nel corpo del
    codice la nuova composizione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti
    pubblici di lavori, servizi e forniture, ormai passata da cinque a sette
    membri, sollecitando la rapida applicazione delle norme sul nuovo assetto
    dell'Autorità stessa; e) segnalare al Governo la possibilità di porre
    rimedio alle procedure di infrazione avviate a livello comunitario sulla
    normativa in tema di appalti, eventualmente ricorrendo anche al
    provvedimento in esame (Schema di decreto legislativo concernente
    disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 12 aprile
    2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
    servizi e forniture.) 
    
     
 23/11/2006 L’amministrazione
    straordinaria non è causa di esclusione dalla partecipazione ad una
    procedura ad evidenza pubblica
    
    
    
     Per il codice dei contratti se una impresa si
    trova in amministrazione straordinaria, può partecipare agli appalti in
    quanto l’autorizzazione all'esercizio provvisorio dell'attività economica
    deve consentire loro un'effettiva presenza sul mercato. 
     Giurisprudenza correlata
    
    
    
     Consiglio di Stato ,  sentenza n. 4241 del 6
    agosto 2001 - Impresa in amministrazione straordinaria: l’autorizzazione
    all’esercizio provvisorio, rilasciata dall’autorità amministrativa
    sulla base di una valutazione tecnico-discrezionale condotta alla stregua di
    criteri economici, sociali e di affidabilità, che è finalizzata alla
    conservazione dell’impresa, considerata suscettibile di risanamento, deve
    consentire all’impresa autorizzata una effettiva presenza sul mercato,
    subordinata, ovviamente, alla sussistenza dei prescritti requisiti
    sostanziali – o di altri equipollenti -, ma prescindendo da quelli che
    l’impresa in amministrazione straordinaria., proprio perché in tale
    condizione, non può avere.
    
    
     
     
 13/11/2006 Ci saranno
    tante modifiche al codice dei contratti pubblici………
    
    
     E’ Iniziata (giovedì 9 novembre 2006) presso
    la Camera, VIII Commissione permanente (Ambiente), a seguito
    dell’audizione del Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro (8
    novembre 2006)  sulle problematiche relative alla disciplina e
    controllo del settore degli appalti, la discussione sulla richiesta di
    parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo (Consiglio dei
    ministri del 23.06.2006) concernente disposizioni integrative e correttive
    del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei
    contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Tale richiesta è
    assegnata anche  alla V Commissione permanente (Bilancio)  nonché
    , alla XIV Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea). Tali
    Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 2 dicembre
    2006.
    
     
 26/10/2006 Parere del
    Consiglio di Stato sulle modifiche al codice dei contratti pubblici
    -
    Parere Consiglio di Stato Sezione Consultiva per
    gli Atti Normativi 28/9/2006 n. 3641 
    
     In particolare si ribadisce che nei contratti al
    di sotto della soglia comunitaria compete allo Stato la fissazione di comuni
    principi, che assicurino trasparenza, parità di trattamento e non
    discriminazione e che la giurisprudenza costituzionale ha riconosciuto la
    legittimità dell’applicabilità alle Regioni dei principi desumibili
    dalla normativa nazionale di recepimento della disciplina comunitaria, là
    dove impongono la gara, fissano l’ambito soggettivo ed oggettivo di tale
    obbligo, limitano il ricorso alla trattativa privata e collegano alla
    violazione dell’obbligo sanzioni civili e forme di responsabilità (Corte
    cost. n. 345 del 2004).
    
     In ogni caso, appare opportuno soprassedere ad
    eventuali modificazioni dell’art. 4 del codice, come pure del successivo
    art. 5, in attesa di conoscere le decisioni della Corte costituzionale sui
    ricorsi di legittimità costituzionale che, in relazione a dette norme, sono
    stati recentemente proposti dalle Regioni Piemonte, Lazio e Abruzzo
    
     
 Codice dei
    contratti pubblici: la riduzione delle cauzioni (50% in caso di
    certificazione di qualità) in un appalto di servizi o di forniture
    
     Nel codice dei contratti pubblici (decreto
    legislativo 163/2006), per quanto concerne gli appalti di lavori, non ci
    sono problemi da parte dell’amministrazione ad accettare una cauzione
    definitiva (e ovviamente quella provvisoria, come da art. 75 comma 7, anche
    in assenza di menzione nella lex specialis di gara)  ridotta al 50% in
    presenza della certificazione di qualità (facente parte della Soa per
    importi di lavori superiori ai 150.000 euro), in quanto tale possibilità è
    esplicitamente prevista dall’articolo 40, non è così negli appalti di
    servizi e forniture in quanto nell’articolo 113 non si fa alcuna menzione
    a tale beneficio.  
 11/09/2006 Il nuovo codice dei contratti pubblici introduce
    il sorteggio dei requisiti speciali,
    anche,  per gli appalti di servizi e forniture: questo è un rischio
    nuovo per la cauzione provvisoria! 
    
    
    
     
 Negata
    aggiudicazione al secondo classificato!!!???’
    
     Sorteggio dei
    requisiti speciali a norma dell’articolo 48 del dl 163/2006: siamo
    sicuri che, se l’aggiudicataria non dimostra il reale possesso di quanto
    dichiarato, l’aggiudicazione non vada alla seconda classifica ma
    l’amministrazione debba procedere alla determinazione della nuova soglia
    di anomalia dell'offerta ed alla conseguente eventuale nuova
    aggiudicazione???  
 20/07/2006 Nel Codice dei Contratti (decreto legislativo 163/2006)
    all’articolo 88 comma 4,
    è prevista  un’audizione personale del concorrente in sede di
    verifica dell’offerta anomala.
     
 11/07/2006 Per
    il codice dei contratti, il
    mancato possesso dei requisiti di ordine morale (che devono essere
    posseduti da tutti gli operatori economici, siano essi in ATI o in
    Avvalimento) non permette la partecipazione alla procedura, l’affidamento
    in subappalto e la sottoscrizione del contratto: quest’ultima affermazione
    rende possibile l’escussione della garanzia provvisoria
    sull’aggiudicatario provvisorio in caso di mancata comprova del reale 
    possesso di quanto autodichiarato in sede di partecipazione (era già così
    per gli appalti di lavori, ma non per quelli di forniture e servizi) in
    quanto  “La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto
    per fatto dell'affidatario” (art. 75 comma 6).
    
     Giurisprudenza:
    
     Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza
    n. 288 del 30 gennaio 2006 - La cauzione prestata a corredo
    dell’offerta “copre la mancata sottoscrizione del contratto per volontà
    dell’aggiudicatario” ), ritiene il Consiglio di Stato che la norma non
    miri tanto, o solo, a garantire l’Amministrazione da inadempimenti
    successivi alla aggiudicazione, quanto piuttosto a soddisfare l’esigenza
    di definire tempestivamente il vincolo contrattuale.
    
     Consiglio di Stato, sentenza
    n. 5843 del 16 novembre 2001 - A differenza della cauzione definitiva i
    giudici di Palazzo Spada sottolineano che lo scopo della cauzione
    provvisoria risiede nel garantire l'affidabilità dell'offerta, non solo in
    vista dell'eventuale aggiudicazione, ma anche, e in primo luogo, a tutela
    della serietà e della correttezza del procedimento di gara.
    
     Tar Sardegna, Cagliari, sentenza
    n. 155  del 31 gennaio 2006 - La regolarità contributiva
    (pagamento Inail)  rientra, indiscutibilmente tra i requisiti di natura
    formale relativi alla corretta gestione delle imprese sotto il profilo
    dell’ordine pubblico anche economico, che come tali devono essere
    posseduti da ciascuna delle imprese consorziate designate per lo svolgimento
    del servizio (anche per i settori cd esclusi) : risulta peraltro illegittima
    l’aggiudicazione con conseguente escussione della garanzia provvisoria,
    ove richiesta.
    
     Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza
    n. 4599 dell’8 agosto  2003 - La certificazione SOA non assolve
    ad ogni onere attestativo: solo per i requisiti tecnico-finanziari ma non 
    anche per quanto attiene alla documentazione dei requisiti di carattere
    generale.
    
     Tar Lazio, Roma, sentenza
    n. 7484 del 28 luglio 2004 - La mancata comprova dei requisiti generali 
    comporta l'annullamento dell'aggiudicazione e l'automatica escussione della
    provvisoria, in quanto  il possesso del certificato Soa non 
    impedisce, né sostituisce l’accertamento e la valutazione dei requisiti
    morali, concernendo piuttosto quello d’ordine tecnico, organizzativo ed
    economico dell’impresa. 
    
     
 Nel
    codice dei contratti: oltre alle situazione di controllo di cui
    all’articolo 2359 cc, le
    stazioni appaltanti escludono altresì dalla gara i concorrenti per i quali
    accertano che le relative offerte sono imputabili ad un unico centro
    decisionale, sulla base di univoci elementi : il Consiglio di Stato (n.
    4012 del 23 giugno 2006) li segnala quali l’identità delle
    persone fisiche che ricoprono gli organi amministrativi e l’identità di
    contenuto delle offerte.
    
     Giurisprudenza:
    
     Consiglio di Stato, sentenza
    n. 3100  del 13 giugno  2005 
    - La norma  secondo cui “non possono partecipare alla medesima
    gara imprese che si trovino fra di loro in una delle situazioni di controllo
    previste dall’articolo 2359 del codice civile” si inquadra nell’ambito
    dei divieti normativi di ammissione alla gara di offerte provenienti da
    soggetti che, in quanto legati da una stretta comunanza di interessi
    caratterizzata da una certa stabilità, non sono ritenuti dal legislatore
    capaci di formulare offerte contraddistinte dalla necessaria indipendenza,
    serietà ed affidabilità. 
    
     Consiglio di Stato, sentenza
    n. 923 del 15 febbraio 2002 - La norma civilistica (articolo 2359 del
    codice civile) si basa, su di una presunzione e quindi non può escludere
    che possano esistere altre ipotesi di collegamento o controllo societario
    atti ad alterare le gare di appalto ed è dunque pienamente legittimo che
    l’amministrazione appaltante possa introdurre clausole di esclusione dalla
    gara in presenza di tali ulteriori ipotesi di fatto.
    
     Tar Lombardia, Milano, sentenza
    n. 405 del 28 marzo 2006  -
    Il rilascio delle attestazioni SOA, delle polizze fideiussorie e delle
    certificazioni di qualità da parte, rispettivamente, della medesima società
    di attestazione, della stessa compagnia assicurativa e della stessa società
    certificatrice non comprovano di per sè alcun collegamento.
    
     
 Il
    Codice dei contratti (decreto legislativo 163/2006) all’articolo 41 (Capacita'
    economica e finanziaria dei fornitori e dei prestatori di servizi) ,
    comma 3, prevede la possibilità per le imprese che non sono in grado di
    dimostrare il fatturato nei tre anni precedenti la gara, in quanto
    costituite dopo, di provare il possesso delle proprie referenze mediante
    qualsiasi altro documento considerato idoneo dalla Stazione appaltante:
    vengono così salvaguardati i principi della massima partecipazione
    possibile, non discriminazione e par condicio.
     
     
 4/07/2006 Nozione di
    errore scusabile “ammessa l’esenzione da colpa solo in presenza di un
    quadro normativo confuso e privo di chiarezza;”: l’ emendamento al
    decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173 votato positivamente al Senato (ora
    deve, ovviamente andare alla Camera) in data 28 giugno 2006 fa
    (ulteriormente) slittare alcuni istituti del codice degli appalti (dal 1
    gennaio 2007 al 1 febbraio 2007) 
    
     
 Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
    n. 3981 del 23 giugno  2006  -
    L’ errore scusabile è  configurabile, in caso di contrasti
    giurisprudenziali sull’interpretazione di una norma, di formulazione
    incerta di norme da poco entrate in vigore, di rilevante complessità del
    fatto, di influenza determinante di comportamenti di altri soggetti, di
    illegittimità derivante da una successiva dichiarazione di
    incostituzionalità della norma applicata
     
     
 30/05/2006 Modalità di
    presentazione della cauzione provvisoria nel nuovo codice dei contratti (decreto
    legislativo 163/2006): anche se non previsto, l’assegno circolare (non
    quello bancario) deve essere accettato  
 Per quanto concerne lo
    svincolo della cauzioni definitive negli appalti di servizi e forniture
    del nuovo codice dei contratti (Decreto Legislativo 163/2006) in attesa del
    regolamento, le Amministrazioni dovranno prevedere apposite modalità di
    collaudo 
 22/05/2006 Anche nel nuovo codice dei contratti (decreto
    legislativo 163/2006), all'articolo 91 comma 4, è prevista la facoltà, da
    parte del responsabile del procedimento, di decidere di dividere l'affidamento
    della progettazione definitiva da quella esecutiva: salvi gli obblighi
    assicurativi di cui al Dpr 554/99. 
 Per il  Codice degli appalti pubblici (decreto
    legislativo 163/2006 - art. 2) il
    procedimento di selezione del miglior contraente attua i principi di
    imparzialità e buon andamento enunciati dalla Costituzione (art. 97) 
    e garantisce la concorrenza tra le imprese: mentre le leggi nazionali sono
    poste a tutela dell'interesse pubblico nel predisporre adeguati strumenti di
    ricerca e selezione del contraente adatto a specifiche esigenze, la
    normativa di derivazione europea si pone come garante della libera
    concorrenza e quindi di osservanza del noto principio della par condicio 
 Il riferimento alla Legge 241/90 (così come modificata
    dalla L. 15/2005) nell'articolo 2 comma 3 del   Codice degli
    appalti pubblici (decreto legislativo 163/2006) rende obbligatoria, come
    già evidenziato  dal Ministero per le politiche comunitarie con la
    circolare numero 8756 del 6 giugno 2002,  l'applicazione
    dei principi comunitari anche agli appalti sotto soglia 
 18/05/2006 Requisiti
    di capacità economica e finanziaria: la scelta del numero delle
    referenze bancarie è rimessa alla discrezionalità dell’Amministrazione
    ed è sindacabile solo nell’ipotesi che lo stesso sia palesemente
    eccessivo avuto riguardo alla natura della gara. 
 Il neo nato decreto legislativo 163 del 2006 che
    entrerà ufficialmente in vigore il 1 luglio 2006, all’articolo
    256, abroga esplicitamente, tra gli altri, anche l’articolo 345 della
    Legge 20 marzo 1865 n. 2248 allegato F: questo significa che le imprese in
    grado di dimostrare la colpa della pa intesa come apparato negli appalti
    pubblici potranno ottenere un importo maggiore del 10% del valore
    dell’appalto?  
 Capacità
    tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi –
    tabella analitica delle differenze con i decreti legislativi 157/95
    (servizi) e 358/92 (forniture). 
 Criteri
    di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa –
    tabella analitica delle differenze con i decreti legislativi 157/95
    (servizi) e 358/92 (forniture). 
 27/04/2006 Requisiti
    speciali richiesti negli appalti di forniture e servizi: per quelli
    relativi alla capacità economica e finanziaria la Stazione appaltante ha
    discrezionalità di richiederne ulteriori rispetto a quelli indicati dal
    Codice dei Contratti (la direttiva europea indica anche “comprovata
    copertura assicurativa contro i rischi professionali”) , mentre sembra
    essere tassativo l’elenco di quelli di capacità tecnica e professionale. 
     
 Definizione
    di appaltatore nel nuovo codice dei contratti: esclusi gli Enti
    Pubblici, inclusi gli enti. 
 27/03/2006 Il nuovo codice dei contratti pubblici introduce
    il sorteggio del requisiti speciali, anche,  per gli appalti di servizi e forniture: questo è un rischio
    nuovo per la cauzione provvisoria!
    
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