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Giurisprudenza - Consiglio di Stato 


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Consiglio di Stato, ordinanza n.  5084  del 31 agosto 2006 - Il Consiglio di Stato decide di far svolgere dalla Guardia di Finanza, alcune indagini finalizzate alla verifica di un reale collegamento da due imprese che hanno partecipato alla stessa procedura ad evidenza pubblica.   


Consiglio di Stato, sentenza n.  5082  del 30 agosto 2006 - Esiste  l’obbligo per la Commissione giudicatrice di stabilire, prima della apertura delle buste contenenti le offerte tecniche e della conoscenza del loro contenuto, i pesi relativi dei sub-elementi di un criterio di aggiudicazione stabilito in precedenza.    


Consiglio di Stato, sentenza n.  5076  del 30 agosto 2006 - Ben può l’amministrazione richiedere la verifica del possesso dei requisiti operativi (capacità di eseguire il contratto: diversi da quelli generali e ancor pi da quelli speciali).  


Consiglio di Stato, sentenza n. 5073 del 30 agosto 2006 - il Sindaco non può disporre la  revoca di un alloggio popolare, che è provvedimento riservato ai  dirigenti comunali.


Consiglio di Stato, sentenza n. 5072  del 30 agosto 2006 - I servizi di gestione della comunità alloggio per minori, del centro educativo diurno per minori e della mensa sociale e di assistenza domiciliare in favore di persone anziane e/o svantaggiate, consegna di pasti caldi a domicilio, lavanderia e stireria, nonchè gestione del centro di aggregazione per anziani, non possono considerarsi privi di rilevanza economica .   

Massimo G. Urso,  Il requisito del controllo analogo negli affidamenti in house. Rilevanza o indifferenza del tipo societario?


Consiglio di Stato, sentenza n. 5067  del 30 agosto 2006E’ riconoscibile in capo al concorrente legittimamente escluso dalla gara l’interesse ad insorgere avverso gli atti successivi alla sua estromissione e contro l’avvenuta aggiudicazione, ancorchè in vista dell’eventuale rinnovazione della procedura ed in funzione della sua successiva partecipazione alla nuova gara.?

Giurisprudenza richiamata

Consiglio di Stato, sentenza n. 6031  del 16 settembre 2004  - Il concorrente ad una licitazione privata, escluso dalla gara per inosservanza di una clausola concorsuale tassativa, non ha interesse a dedurre l’illegittimità della propria esclusione sotto il profilo della disparità di trattamento nei confronti di altri concorrenti.

Consiglio di Stato, sentenza n. 4692  del 13 settembre 2005  - L’interesse alla rinnovazione della gara da parte del concorrente legittimamente escluso per inidoneità dell’offerta si configura come interesse di mero fatto, non tutelabile quale interesse legittimo.


Consiglio di Stato, sentenza n.  5063  del 30 agosto 2006 - A seguito di un atto (presunto) illegittimo, per ottenere il risarcimento del danno e quindi considerarlo anche illecito, bisogna anche chiederne prima l’annullamento?   


Consiglio di Stato, sentenza n. 5059 del 29 agosto 2006 - Non è ammissibile un ricorso avverso alcune clausole (che non impedivano la partecipazione della ricorrente alla gara né rendevano impossibile la presentazione dell’offerta, ma definivano il contenuto delle prestazioni a carico dell’aggiudicatario)  indicate nella lettera di invito , senza che, comunque , l’impresa presenti l’offerta.   


Consiglio di Stato, sentenza n. 5049  del 29 agosto  2006 - Annullamento di una gara in via di autotutela : può esserci il risarcimento del danno relativo ad un interesse negativo del danno emergente a non essere coinvolti in trattative inutili?   


Consiglio di Stato, sentenza n. 5035 del 29 agosto 2006 - Non è seriamente contestabile che la gestione di un servizio di mensa scolastica non sia affatto paragonabile alla generica ristorazione collettiva e, tanto meno, alla semplice fornitura di generi alimentari. 


Consiglio di Stato, sentenza n.  5009  del 28 agosto 2006, (conferma di Tar Campania, Napoli, 444/2001) - I requisiti di carattere generale possono essere verificati dalla stazione appaltante sia nella fase iniziale della gara, sia in un momento successivo, sia, se del caso, in sede di controllo a campione, congiuntamente alla verifica del possesso dei requisiti di carattere speciale.

Tar Campania, Napoli, sentenza n. 444 del 26 gennaio 2001 - La posizione assicurativa costituisce requisito di carattere generale per cui esula dall'oggetto della verifica ex art. 10, comma 1 quater, L. n. 109/1994, che attiene esclusivamente ai requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4993 del 25 agosto 2006 – sulla legittimità, quando le espropriazioni per pubblica utilità coinvolgono un numero considerevole di proprietari, di provvedere mediante forme di pubblicità alternative. – Commento da Ancitel  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4972 del 24 agosto 2006 - in materia di attestazione dei requisiti mediante dichiarazioni sostitutive e di termini differenziati per la consegna delle offerte (mediante servizio postale o mediante consegna diretta. 


Consiglio di Stato, sentenza n. 4971 del 24 agosto  2006  - Se il primo classificato non in grado di dimostrare il reale possesso dei requisiti richiesti dalla lex specialis di gara, l’aggiudicazione va al secondo classificato (art. 10 comma 1 quater della Legge Merloni come ripreso dall’articolo 48 del decreto legislativo 163/2006).  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4970  del 24 agosto 2006 - Falsificazione del registro delle presenze giornaliere, con la finalità di ottenere finanziamenti, apposizione di firma falsa sul registro delle presenze sono fatti accertati sintomatici per la loro negativa incidenza sulla moralità e professionalità dell’impresa. 


Consiglio di Stato, sentenza n. 4959 del 23 agosto 2006 - Le gare indette dai cd organismi di diritto pubblico soggiacciono, ai fini dell’espletamento delle gare per appalti di servizi dagli stessi bandite, alla disciplina comunitaria di settore e, in relazione alle relative controversie, alla giurisdizione del giudice amministrativo.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4949 del 23 agosto 2006 - In vista dello sviluppo di un'effettiva concorrenza nel settore degli appalti pubblici, il concorrente deve poter far valere, utilmente ed in contraddittorio, il suo punto di vista su ciascuno dei vari elementi di prezzo proposti, prima che l’amministrazione possa respingere un'offerta perché ritenuta anormalmente bassa.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4948 del 23 agosto 2006In caso di ineleggibilità o di incandidabilità di consiglieri, non si dà luogo ad annullamento delle operazioni elettorali, bensì  si  procede alla surrogazione della persona non eleggibile o non candidabile


Consiglio di Stato, sentenza n. 4858 del 21 agosto 2006 - sulle competenze dei segretari comunali negli enti di minori dimensioni demografiche


Consiglio di Stato, sentenza n. 4855 del 21 agosto 2006 -  in materia di diritto di accesso previsto in favore dei consiglieri comunali e provinciali


Consiglio di Stato, sentenza n. 4854 del 21 agosto 2006  - In alcuni casi previsti espressamente dalla legge, il verbale di aggiudicazione tiene luogo di contratto.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4852 del 21 agosto 2006 - E’ la data di scadenza per la presentazione delle offerte il momento necessario al quale va riferito il reale possesso dei  requisiti richiesti per partecipare ad una procedura ad evidenza pubblica.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4842 del 21 agosto 2006 - Va sostenuta l’illegittimità di un provvedimento di esclusione da una gara di un’ offerta anomala, senza che alla verifica di anomalia stessa si sia pervenuti a seguito del necessario procedimenti in contraddittorio .  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4833 del 21 agosto 2006 – Dal Sole 24 Ore del 31 agosto: Edificabilità tutta privata


Consiglio di Stato, sentenza n. 4832 del 21 agosto 2006 – sulle differenze tra ristrutturazione, manutenzione, demolizione e ricostruzione


Consiglio di Stato, sentenza n. 4718 del 2 agosto 2006 - Appalto per l’affidamento di un servizio di pulizia: va considerata anomala un’offerta, relativamente alla determinazione del costo orario degli addetti, nella quale venga omesso di computare nel prezzo la maggiorazione dovuta per il lavoro notturno.


Consiglio Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana, sentenza n. 456 del 28 luglio 2006 - Una fideiussione è valida anche se dalla documentazione prodotta non risulta pagato il relativo premio in quanto stipulata a beneficio dell’amministrazione appaltante: non è così nelle polizze di responsabilità civile terzi il cui scopo è invece quello di tutelare il patrimonio dell’assicurato. -

Giurisprudenza correlata

Consiglio di Stato,  sentenza n 5437  del 3 agosto 2004 - La volontà delle parti espressa con una specifica pattuizione speciale era, quindi, ad avviso del Collegio univoca nell’escludere che dovesse aver rilievo il pagamento del premio prima della presentazione dell’offerta e con essa della polizza fideiussoria.

Consiglio di Stato, sentenza n.  2725 del 4 maggio 2004 - La possibilità che l’art. 15, del D.Lgs. n. 358/92 e l’art. 16 del D.Lgs n. 157/95 pone a carico delle amministrazioni di invitare le imprese concorrenti a completare o fornire i chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni, rappresenta concreta applicazione e completamento del criterio del giusto procedimento introdotto dell’art. 3 della legge n. 241/90. Criterio la cui violazione ben può essere riconosciuta sintomatica di un comportamento –non necessariamente in mala fede- dell’amministrazione che, in luogo di valutare l’esistenza delle effettive condizioni di osservanza delle prescrizioni del bando di gara, ha ritenuto fermarsi al contenuto estrinseco e formale del documento recante i requisiti della fideiussione, senza valutare la possibilità di ammettere parimenti la ricorrente alla gara, in ossequio alla regola di maggior concorrenzialità.

Consiglio di Stato, sentenza n.  5656 del 30 agosto 2004 - Polizza provvisoria di importo inferiore a quello richiesto nel bando: viene considerato errore scusabile se, effettivamente il premio risulta conteggiato sul corretto importo.

Tar Abruzzo, Pescara, sentenza n. 696 dell' 8 luglio 2004 - Le clausole contenute nelle condizioni generali di contratto di assicurazione (polizza cauzioni) non possono non essere utilizzate al fine di desumere la durata della garanzia esterna:il periodo di durata stabilito nel frontespizio della polizza ha rilievo solo con riferimento alla determinazione del premio spettante alla società assicuratrice.

Tar Veneto, Venezia, sentenza n. 1325 del 13 aprile 2002 - Non è ammissibile l’accettazione da parte della Stazione appaltante di una polizza di per sé non coerente con il dettato legislativo ma solamente rappresentativa dell’avvenuta stipulazione di un contratto assicurativo civilisticamente valido inter partes né tanto meno debba considerarsi vigente l’obbligo da pare della pa, di innescare procedimenti induttivi volti a far rinnovare la validità dell’atto stesso in ragione solamente del  premio assicurativo corrisposto.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4672 del 25 luglio 2006  – sulla giurisdizione del giudice amministrativo a decidere una controversia relativa all’affidamento in house di un servizio per il quale era stato disdettato un precedente rapporto contrattuale  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4640 del 25 luglio 2006 - Riconoscimento del diritto alla revisione del prezzo in un appalto di servizi: la giurisdizione del giudice amministrativo è pacificamente riconosciuta dalla giurisprudenza ed è stata confermata, di recente, dal D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), che anzi ha esteso tale giurisdizione anche alla revisione prezzi dei contratti di lavori pubblici (art. 244, comma 3, del citato D. Lgs. n. 163/2006).


Consiglio di Stato, sentenza n. 4639 del 25 luglio 2006  - sulla possibilità di accogliere una domanda di risarcimento del danno derivante dalla mancata assunzione presso la P.A., a seguito dell’omesso utilizzo della graduatoria ancora valida di un precedente concorso  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4634 del 25 luglio 2006 - Rilascio di licenza commerciale da parte di un Comune oltre diciassette anni dopo la richiesta: la chance, o concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene o risultato, non è una mera aspettativa di fatto ma un'entità patrimoniale a sé stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile di autonoma valutazione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4609 del 20  luglio 2006 - Il proprietario confinante con un immobile, ove è stato realizzato un abuso edilizio, ha un interesse alla conclusione del procedimento di condono entro i termini previsti dalla legge.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4606 del 20 luglio 2006

Dal Sole 24 Ore del 31 luglio: L'iter disciplinare trova tempi certi


Consiglio di Stato, sentenza n. 4603 del 20  luglio 2006 - Il decreto ministeriale di annullamento della autorizzazione paesaggistica deve essere preceduto dall’avviso del procedimento.


Consiglio di Stato, sentenza 4555 del 17 luglio 2006 – in materia di sanzioni al comune della perdita di quota del contributo ordinario statale -  C.Stato: no a equiparazione enti per sanzioni


Consiglio di Stato, Sez. V, 13/7/2006 n. 4440  - Non sussistono i requisiti dell'affidamento in house nel caso in cui il capitale della società affidataria sia aperto a privati e se manca uno specifico controllo dell'ente proprietario sul cda.  

Consiglio di Stato, sentenza n. 4440 del 13 luglio 2006 - Impossibilità di derogare alla regola dello svolgimento delle procedure ad evidenza pubblica per la scelta del soggetto concessionario o affidatario dell’appalto del servizio pubblico in ossequio ai principi di diritto comunitario qualora un Comune detenga soltanto il 51% del capitale sociale della SpA  ed inoltre anche i poteri del consiglio di amministrazione non risultano in alcun modo limitati o correlati a qualche forma di controllo da parte dell’Ente, salvi i poteri spettanti alla maggioranza dei soci secondo il diritto comune.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n.  4426 del 13 luglio 2006 - Esercizio del potere di annullamento d’ufficio che compete all’Amministrazione, quando venga a conoscenza di vizi suscettibili di rendere illegittimo il provvedimento dalla stessa adottato.

Giurisprudenza richiamata:

Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n.  1885 del 26 aprile 2005 - L’annullamento dell’aggiudicazione provvisoria di un appalto pubblico non abbisogna d’alcuna motivazione in ordine all’interesse pubblico alla rimozione.

Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza n.  5903 del 29 ottobre 2002 - La nascita del vincolo contrattuale può essere condizionata ad un’esplicita manifestazione di volontà dell’amministrazione: in fase di aggiudicazione provvisoria, l’aggiudicatario vanta solo una mera aspettativa alla conclusione del procedimento e non una posizione giuridica qualificata.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n.  4415 del 13 luglio 2006 - Non sussistendo previsioni specifiche idonee ad impedire ad una impresa versante nella situazione individuata dall’art. 15 del d. lgs. 231/2001 (non così per la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c)  già compresa, quale causa di esclusione e di annullamento di aggiudicazione nell’articolo 38 del codice dei contratti pubblici) di partecipare a gare pubbliche, il mancato invito dell’amministrazione  alla trattativa privata per l’affidamento del servizio già espletato dalla stessa società con il contratto precedente, si rivela illegittimo.


Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n.  4295 del 6 luglio 2006 - Anche nei casi in cui non si applica una dettagliata disciplina di derivazione comunitaria (quale quella in tema di appalti pubblici soprasoglia di lavori, di forniture o di servizi), il provvedimento di aggiudicazione, ancorché sia collocato all'interno del procedimento (civilistico) preordinato alla conclusione del contratto, ha natura amministrativa e può essere controllato in giurisdizione generale di legittimità dal giudice amministrativo.  


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4267 del 5 luglio 2006 - Appalto di servizi: la verifica dell’offerta anomala , sulla base delle giustificazioni presentate dai ricorrenti, è compito che spetta alla Commissione giudicatrice e non ad un ufficio dell’Amministrazione, anche se tale ufficio risulta competente nel settore al quale attiene l’oggetto della gara: il risarcimento del danno a carico dell’amministrazione comprende i costi sostenuti per la partecipazione alla gara, il mancato guadagno che la deducente avrebbe conseguito con l’adempimento del contratto, pari alla misura del 10% dell’importo offerto in sede di gara e, in via equitativa, il danno professionale derivante dall’impossibilità di indicare, in futuro, la gara in esame tra i requisiti di prequalificazione per la partecipazione a gare ad evidenza pubblica, oltre ad interessi e rivalutazione monetaria.   


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4264 del 5 luglio 2006 - Una stazione appaltante indice un appalto concorso che si trasforma in una trattativa privata a seguito di cambiamenti legislativi: il Consiglio di Stato non considera del tutto corretto tale comportamento e quindi segnala la circostanza alla competente sede della Corte dei Conti per gli accertamenti dell’eventuale danno erariale. 


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4259  del 5 luglio 2006  - L’art. 25 del D.Lgs. n. 157/95, che disciplina la materia delle valutazioni delle offerte anormalmente basse, se da un lato prevede che l’amministrazione debba chiedere per iscritto le “precisazioni in merito agli elementi costitutivi dell’offerta ritenuti pertinenti“ che dovrà verificare “tenendo conto di tutte le spiegazioni ricevute”, (e realizzando, così, una forma specifica di partecipazione al procedimento), sotto altra angolazione ciò “non esclude affatto, ed anzi presuppone, che l’amministrazione sia dotata degli ordinari poteri istruttori per procedere ad un accertamento efficace e condotto secondo canoni di correttezza ed imparzialità”.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4223 del 28 giugno  2006 - Esclusione illogica di una ditta  da parte di un RUP: il Consiglio di Stato decide di segnalare l’intera vicenda alla Procura Regionale presso la competente Sezione Giurisdizionale Regionale della Corte dei Conti per l’eventuale imputazione soggettiva dei singoli responsabili (art. 28 della Costituzione).


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4222 del 28 giugno  2006 - Il ricorso alle regole dell’interpretazione fissate dal codice civile (art. 1363, che impone di attribuire alle clausole contrattuali il senso che risulta dal complesso dell’atto) .può ammettersi quando vi siano delle incertezze circa il senso da attribuire a una determinata espressione o clausola, ma non quando il testo offra una significato inequivoco..

Giurisprudenza richiamata: Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 364 del 4 febbraio 2004 - Qualora la mancanza della sottoscrizione riguardi un elemento fondamentale incidente sulla individuazione stessa della dichiarazione come documento effettivamente imputabile al soggetto dichiarante, non è errore scusabile.

Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 246 del 22 gennaio 2003 - La necessità di assicurare la parità di condizioni dei concorrenti, esclude poteri correttivi del responsabile del procedimento nel  chiedere la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee.

Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 82 del 13 gennaio 2005 - In caso di clausole equivoche o di dubbio significato deve preferirsi l’interpretazione che favorisca la massima partecipazione alla gara.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4206 del 28 giugno 2006 – in materia di distanze minime tra esercizi commerciali


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4201 del 28 giugno  2006 -  Appalti di servizi: l’Amministrazione aggiudicatrice ha il potere di fissare particolari requisiti di partecipazione da essa autonomamente individuati, diversi da quelli previsti dalla legge, e  può, pertanto, pretenderne l’attestazione: detto potere discrezionale costituisce attuazione dei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, predicati dall’art. 97 della Costituzione.  


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4135  del 27 giugno  2006  - La  revoca o il recesso previsti dell'art. 11 del D.P.R. n. 282/98,  quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa siano accertati successivamente alla stipula del contratto, va letta in armonia con il divieto di stipulare autorizzare o approvare i contratti e i subcontratti, previsto dall'art. 10, comma 2, del medesimo testo, e dall’art. 4 del d.lgs. n. 490 del 1994.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 4123  del 27 giugno  2006 - A norma dell’articolo art. 107, comma 3, del T.U.E.L. approvato con d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 non vi è incompatibilità fra la funzione di presidente della commissione valutatrice e quella di dirigente che approva gli atti del procedimento ed aggiudica il contratto.


Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 4050 del 24 giugno  2006 - La procedura di verifica della c.d. “anomalia” dell’offerta prevista dall’art. 19, commi 2, 3 e 4, del D.lgs. 24 luglio 1992, n. 358, in tema di appalti pubblici di forniture, non si applica al caso di aggiudicazione della fornitura mediante il sistema della trattativa privata, quale previsto dall’art. 9, commi 1, lett. d) e 4, dello stesso D.lgs.


Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 4012 del 23 giugno  2006 - Il collegamento <<sostanziale>> che giustifica l’esclusione dalla gara delle imprese collegate sussiste quando da una serie di elementi univoci risulta che le offerte presentate sono riconducibili ad un unico centro di interesse, e, dunque, ad un unico centro decisionale.


Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 3989 del 23 giugno  2006 - Non può essere negato il potere dell'amministrazione di procedere, in via di autotutela, all'annullamento del bando e delle operazioni di gara, quando i relativi criteri di selezione si manifestino suscettibili di generare effetti indesiderati o comunque illogici  


Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 3981 del 23 giugno  2006  - Mentre per la responsabilità della pubblica amministrazione è sufficiente la colpa, anche lieve, dell’apparato (art. 2043 cc), i pubblici dipendenti sono chiamati a rispondere, anche nell’azione diretta del terzo danneggiato, solo a titolo di colpa grave, come esplicitato dall’art. 23 del T.U. n. 3/1957, richiamato anche per gli altri settori del pubblico impiego, in cui la responsabilità verso i terzi dei dipendenti è limitata alle violazioni commesse con dolo o colpa grave.   

Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 3981 del 23 giugno  2006  - L’ errore scusabile è  configurabile, in caso di contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione di una norma, di formulazione incerta di norme da poco entrate in vigore, di rilevante complessità del fatto, di influenza determinante di comportamenti di altri soggetti, di illegittimità derivante da una successiva dichiarazione di incostituzionalità della norma applicata

Nozione di errore scusabile “ammessa l’esenzione da colpa solo in presenza di un quadro normativo confuso e privo di chiarezza;”: l’ emendamento al decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173 votato positivamente al Senato (ora deve, ovviamente andare alla Camera) in data 28 giugno 2006 fa (ulteriormente) slittare alcuni istituti del codice degli appalti (dal 1 gennaio 2007 al 1 febbraio 2007)


Consiglio di Stato, decisione 22 giugno 2006 n. 3825 – con commento di Marika Piscitelli, Comunicazione di avvio del procedimento e deroghe alla sua obbligatorietà (tratto dalla Rassegna dell’Avvocatura dello Stato)


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 3705 del 21 giugno  2006 - Qualora un’espressione usata in un’offerta non sia del tutto chiara e possa quindi dare adito a diverse interpretazioni, e di conseguenza “obblighi” l’Amministrazione inevitabilmente  a scegliere, essa stessa, in via interpretativa, tra le possibili opzioni alternative, quella conforme a legge, esiste un concreto rischio di violare  la par condicio tra i concorrenti.


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 3703 del 21 giugno  2006 - L’esclusione dalla gara può essere operata tutte le volte in cui non venga osservata, dal concorrente, una clausola espressamente posta a pena di esclusione.

Consiglio di Stato, sentenza n. 3703 del 21 giugno 2006 -  Appalti: invio offerte via raccomandata postale


Consiglio di Stato, Sezione V,  sentenza n. 3690 del 21 giugno  2006 - L’ art. 2043 c. c., clausola generale della responsabilità civile extracontrattuale,  è applicabile al danno ingiusto prodotto dalle Pubbliche amministrazioni.


Consiglio di Stato, Sezione VI,  sentenza n. 3679 del 20 giugno  2006 - Affidamento del servizio di mensa di un numero determinabile del personale della Polizia di Stato: le partecipanti dovevano tenere conto dei costi previsti per le ‘aziende per la ristorazione collettiva’, di cui al capo XIV del titolo XII del medesimo contratto collettivo nazionale.  


Consiglio di Stato, sentenza  n. 3660  del 19 giugno  2006 - La necessità dell’intestazione della polizza fideiussoria anche alle imprese mandanti della costituenda ati deriva dall’esigenza di coprire i rischi attinenti ai casi in cui l’inadempimento sia ascrivibile a queste ultime e, quindi, di evitare che la stazione appaltante resti sprovvista di adeguata garanzia nell’ipotesi in cui la violazione degli obblighi connessi alla partecipazione alla gara (ivi compresa la sottoscrizione del contratto) risulti addebitabile ad una o più imprese mandanti.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 3657 del 19 giugno 2006 - sulla illegittimità della procedura di verifica delle offerte anomale, laddove l'Ente ritenga inammissibili, in sede di contraddittorio successivo, "nuovi supporti documentali che non siano direttamente conseguenti ed esplicativi di quelli presentati in sede di offerta". 


Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 3584 del 19 giugno  2006 - Nelle procedure concorsuali ad evidenza pubblica, mediante le quali si procede all’effettuazione di valutazioni tecnico-discrezionali, esigenze di imparzialità trasparenza e buon andamento della P.A. impongono alla Commissione di gara di procedere (qualora ciò sia necessario) alla fissazione dei criteri (o sub criteri) di valutazione delle offerte tecniche prima dell’apertura delle buste contenenti tali offerte.


Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza n. 3500 del 14  giugno  2006 - Nel caso in cui il bando di gara preveda che l’omessa o mancata prova dei requisiti richiesti comporti ope legis non solo l’esclusione dalla gara ma anche l’escussione della cauzione e la segnalazione all’autorità di vigilanza, l’omessa tempestiva impugnazione del provvedimento di esclusione determina anche la tardività dell’impugnativa del provvedimento di escussione della cauzione. -

Giurisprudenza richiamata: Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza n. 1370 del 6 marzo 2002 - Mancato possesso dei requisiti di ordine speciale: escussione della provvisoria. Necessità di ricorrere  anche al provvedimento di esclusione.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 3425 del 7 giugno 2006 sulla inapplicabilità della disciplina sui limiti di altezza delle costruzioni agli impianti tecnologici quali le stazioni radio base per telefonia mobile


Consiglio di Stato, sentenza n. 3418 del 7 giugno  2006 - Con l’introduzione dell’azione a tutela dell’accesso, il legislatore ha inteso assicurare all’amministrato la trasparenza della pubblica amministrazione : l’interesse alla conoscenza dei documenti amministrativi viene elevato a bene della vita autonomo.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3417 del 7 giugno  2006 - E’ pacifico in giurisprudenza che il principio del favor partecipationis impone che l’esclusione di una impresa sia disposta solo quando esista una specifica clausola univocamente riferita alla violazione della prescrizione considerata.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3393 del 6 giugno  2006 - L’apprezzamento della coincidenza dell’oggetto dei contratti allegati da un’impresa per comprovare il possesso di un requisito richiesto dalla lex specialis di gara non è in alcun modo correlato alla sfera delle valutazioni discrezionali dell’Amministrazione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3386 del 6 giugno  2006 - Le commissioni di gara sono collegi perfetti che devono operare nel plenum dei loro componenti.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3373 del 6 giugno  2006 - L’esame delle giustificazioni dell’impresa possibile aggiudicataria segue ad apprezzamenti di indole tecnica e di contenuto discrezionale, che possono essere sindacati, nel giudizio amministrativo, soltanto di fronte a manifesti travisamenti dei fatti o ad assenza palese di ragioni .


Consiglio di Stato, sentenza n. 3333 del 5  giugno  2006 - Nella concessione di servizi il costo del servizio grava sugli utenti , mentre nell’appalto di servizi spetta all’amministrazione compensare l’attività svolta dal privato.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3332 del 5 giugno 2006 – in materia di impianti di telefonia mobile - Illegittimo il divieto di installazione a distanza inferiore ai 200 metri dall’abitato


Consiglio di Stato, sentenza n. 3265 del 29 maggio 2006 – in materia di procedimento amministrativo-  

Illegittimo il temporaneo divieto di autorizzazioni previsto da un regolamento comunale senza la fissazione di alcun termine, commento da Agel Anci


Consiglio di Stato, sentenza n. 3261 del 29 maggio 2006 - La procedimentalizzazione dell’attività di scelta del privato contraente giustifica l’affermazione di un avvenuto esercizio di poteri discrezionali, e perciò autoritativi di un ente con personalità giuridica pubblica: affermata la giurisdizione del giudice amministrativo.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3259 del 29 maggio 2006 -  in materia di limitazioni al transito degli autoveicoli,  per mezzo di ordinanza sindacale contingibile ed urgente, e sulla legittimazione dei Comuni limitrofi ad impugnare tale ordinanza.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 3246 del 29 maggio  2006 - Costituzione della cauzione provvisoria, , occorrente a garantire la serietà dell’offerta , presentata con copia di bonifico riguardante un numero di conto non perfettamente coincidente con quello indicato nel bando di gara :legittima l’esclusione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3245 del 29 maggio 2006  - Solo in caso di offerte incongrue (non irregolari) la stazione appaltante può, legittimamente,  procedere, a trattativa privata.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3231 del 29 maggio 2006 - Società straniera che detiene il 100% di una Srl Italiana: le referenze della prima possono essere riferite a quelle della seconda, che è altra azienda del medesimo gruppo.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3228 del 29 maggio 2006 - Viene confermata la giurisdizione del giudice amministrativo qualora oggetto del gravame sia la dichiarazione di decadenza dall'aggiudicazione dal servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi e non già il contratto conseguente a tale aggiudicazione


Consiglio di Stato, sentenza n. 3192 del 26 maggio 2006 - In materia di appalto-concorso la possibilità di apportare variazioni al progetto-guida fornito dall’amministrazione ai concorrenti è praticabile se, oltre che in caso di previsione del disciplinare,  le modifiche apportate non incidano sulle linee fondamentali del progetto stesso e sulla identità del risultato finale.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3051 del 23 maggio 2006  - Appalto di servizi: è lecito presentare una cauzione provvisoria i cui riferimenti di Legge siano quelli di un appalto di lavori (mero errore materiale l’improprio richiamo alla legge Merloni)  


Consiglio di Stato, sentenza n. 3047 del 23 maggio 2006 - l'espletamento delle mansioni dei vigili urbani durante i giorni festivi e domenicali non dà alcun diritto all'aumento retributivo, ma solo all'indennità di turnazione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 3043  del 23 maggio 2006 - L'errore scusabile è applicabile quanto siano ravvisabili situazioni di obiettiva incertezza normativa, connesse a difficoltà interpretative o ad oscillazioni giurisprudenziali, sia quando si sia di fronte a comportamenti, indicazioni o avvertenze fuorvianti provenienti dalla medesima amministrazione, da cui possa conseguire difficoltà nella domanda di giustizia ed un'effettiva diminuzione della tutela giustiziale


Consiglio di Stato, sentenza n. 3041  del 23 maggio 2006 - Non sussiste contrasto tra bando di gara e “norme di gara” laddove il primo esclude la proposizione di varianti al CSA, mentre le seconde consentono la presentazione di “eventuali innovazioni e/o migliorie”.  


Consiglio di Stato, Sez. V, 22/5/2006 n. 2942 - Sulla competenza del giudice amministrativo a decidere controversie riguardanti atti di surroga dei consiglieri comunali o provinciali  


Consiglio di Stato, Sez. VI, 17/5/2006 n. 2851 - Sul sindacato discrezionale amministrativo per la valutazione dell'impatto ambientale.


Consiglio di Stato, Sez. V, 17/5/2006 n. 2837 - Sulla sussistenza della legittimazione a ricorrere dei cittadini residenti in un comune in dissesto finanziario avverso la delibera che ha dichiarato il dissesto


Consiglio di Stato, sentenza n. 2817 del 16 maggio 2006 - Criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa: i sub-elementi, affinché siano tali, devono incidere in maniera significativa sui criteri e non essere semplici specificazioni o chiarimenti in merito alla metodologia usata nell'attribuzione del punteggio.


Consiglio di Stato, sentenza n. 2815 del 16 maggio 2006 - Risoluzione per grave inadempimento del contratto ai sensi dell'art. 119 del D.P.R. 554/99: gli obblighi  hanno per oggetto il pagamento delle opere sino a quel momento eseguite in osservanza del precetto del neminem laedere e non il collaudo dell'opera nel suo insieme, peraltro ancora non portata a termine.


Consiglio di Stato, sentenza n. 2803 del 16 maggio 2006 - Accertamento dell'handicap per l'assegnazione, indetta da un Comune, in locazione semplice degli alloggi di edilizia residenziale pubblica: i requisiti di partecipazione devono essere posseduti al momento di pubblicazione del bando di gara o in quello di scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 2787 del 16 maggio 2006 - L'utilizzo delle prime due cifre decimali nelle operazioni matematiche di calcolo per determinare la soglia di anomalia risponde al fine di semplificare l'operato della commissione senza aggravarlo di troppi decimali  rendendo più agevole, trasparente e percettibile il risultato finale.


Consiglio di Stato, Sez. V, 15/5/2006 n. 2717 - Ai fini della soppressione di una farmacia soprannumeraria è rilevante non solo la vacanza della sede, ma anche la valutazione dell'interesse pubblico alla soppressione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 2711 del 15 maggio 2006 - L'articolo 21 della legge n. 109 del 1994 prevede  che il presidente della commissione giudicatrice della gara debba necessariamente essere un dirigente dell'amministrazione appaltante.


Consiglio di Stato, sentenza n. 2612 dell’ 11 maggio 2006 – in tema di errore materiale in una procedura di appalto  - 

L’omesso esame della documentazione di un’impresa concorrente non sempre importa l’annullamento della gara


Consiglio di Stato, sentenza n. 2556 del 9 maggio 2006 - L’art. 23, comma 2, lettera a) del D.Lgs. 17.3.1995 n. 158  è sufficiente ai fini dell’ammissibilità dell’offerta il conferimento da parte delle imprese riunite del mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, qualificata.    


Consiglio di Stato, Sez. V, 9/5/2006 n. 2529 - Sulla legittimità di un provvedimento con il quale un comune ha affidato con trattativa privata il servizio di distribuzione del gas per assicurare la continuità nell'erogazione.


Consiglio di Stato, Sez. V, 4/5/2006 n. 2479 - sulla impossibilità di regolarizzare una dichiarazione sostitutiva resa senza allegare il documento di identità del suo sottoscrittore.


Consiglio di Stato, sentenza n. 2472 del 3  maggio 2006  - Riconosciuta la responsabilità di una Stazione appaltante per mancata aggiudicazione di un appalto: il Consiglio di Stato condanna l’amministrazione al pagamento di euro € 810.066,18


Consiglio di Stato, sentenza  n. 2466 del 3  maggio 2006 - Legittima l’esclusione di una ditta in possesso di un’attestazione Soa emessa in data 22.10.2001 e valida fino al 22.10.2004 in quanto non contenente la dichiarazione relativa al possesso della qualità


Consiglio di Stato,  sentenza n. 2445 del 2  maggio 2006 - E’ riconosciuta l’ammissibilità di un ribasso del 100 % per le prestazioni accessorie