..
Consiglio
di Stato, ordinanza n. 5084 del
31 agosto 2006 - Il
Consiglio di Stato decide di far svolgere dalla Guardia di Finanza,
alcune indagini finalizzate alla verifica di un reale collegamento da due
imprese che hanno partecipato alla stessa procedura ad evidenza pubblica.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5082 del
30 agosto 2006 - Esiste
l’obbligo per la Commissione giudicatrice di stabilire, prima della
apertura delle buste contenenti le offerte tecniche e della conoscenza del
loro contenuto, i pesi relativi dei sub-elementi di un criterio di
aggiudicazione stabilito in precedenza.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5076 del
30 agosto 2006 - Ben
può l’amministrazione richiedere la verifica del possesso dei requisiti
operativi (capacità di eseguire il contratto: diversi da quelli generali e
ancor pi da quelli speciali).
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 5073 del 30 agosto 2006 - il
Sindaco non può disporre la revoca di un alloggio popolare, che è provvedimento
riservato ai dirigenti
comunali.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5072 del 30
agosto 2006 - I
servizi di gestione della comunità alloggio per minori, del centro
educativo diurno per minori e della mensa sociale e di assistenza
domiciliare in favore di persone anziane e/o svantaggiate, consegna di pasti
caldi a domicilio, lavanderia e stireria, nonchè gestione del centro di
aggregazione per anziani, non possono considerarsi privi di rilevanza
economica .
Massimo
G. Urso, Il
requisito del controllo analogo negli affidamenti in house. Rilevanza o
indifferenza del tipo societario?
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5067 del 30
agosto 2006 – E’
riconoscibile in capo al concorrente legittimamente escluso dalla gara
l’interesse ad insorgere avverso gli atti successivi alla sua
estromissione e contro l’avvenuta aggiudicazione, ancorchè in vista
dell’eventuale rinnovazione della procedura ed in funzione della sua
successiva partecipazione alla nuova gara.?
Giurisprudenza
richiamata
Consiglio
di Stato, sentenza n. 6031 del 16
settembre 2004 - Il concorrente ad una licitazione privata,
escluso dalla gara per inosservanza di una clausola concorsuale tassativa,
non ha interesse a dedurre l’illegittimità della propria esclusione sotto
il profilo della disparità di trattamento nei confronti di altri
concorrenti.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4692 del 13
settembre 2005 - L’interesse alla rinnovazione della gara da
parte del concorrente legittimamente escluso per inidoneità dell’offerta
si configura come interesse di mero fatto, non tutelabile quale interesse
legittimo.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5063 del
30 agosto 2006 - A
seguito di un atto (presunto) illegittimo, per ottenere il risarcimento del
danno e quindi considerarlo anche illecito, bisogna anche chiederne prima
l’annullamento?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5059 del 29 agosto 2006 - Non è ammissibile un ricorso avverso alcune
clausole (che non impedivano la partecipazione della ricorrente alla gara né
rendevano impossibile la presentazione dell’offerta, ma definivano il
contenuto delle prestazioni a carico dell’aggiudicatario) indicate
nella lettera di invito , senza che, comunque , l’impresa presenti
l’offerta.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5049 del 29
agosto 2006 - Annullamento
di una gara in via di autotutela : può esserci il risarcimento del danno
relativo ad un interesse negativo del danno emergente a non essere coinvolti
in trattative inutili?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5035 del 29 agosto 2006 - Non è seriamente contestabile che la gestione
di un servizio di mensa scolastica non sia affatto paragonabile alla
generica ristorazione collettiva e, tanto meno, alla semplice fornitura di
generi alimentari.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 5009 del
28 agosto 2006, (conferma di Tar Campania, Napoli, 444/2001) - I
requisiti di carattere generale possono essere verificati dalla stazione
appaltante sia nella fase iniziale della gara, sia in un momento successivo,
sia, se del caso, in sede di controllo a campione, congiuntamente alla
verifica del possesso dei requisiti di carattere speciale.
Tar
Campania, Napoli, sentenza n. 444 del 26
gennaio 2001 - La
posizione assicurativa costituisce requisito di carattere generale per cui
esula dall'oggetto della verifica ex art. 10, comma 1 quater, L. n.
109/1994, che attiene esclusivamente ai requisiti economico-finanziari e
tecnico-organizzativi.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4993 del
25 agosto 2006 – sulla legittimità,
quando le espropriazioni per pubblica utilità coinvolgono un numero
considerevole di proprietari,
di provvedere
mediante forme di pubblicità alternative. – Commento
da Ancitel
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4972 del
24 agosto 2006 - in materia di attestazione dei requisiti mediante
dichiarazioni sostitutive e di termini differenziati per la consegna delle
offerte (mediante servizio postale o mediante consegna diretta.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4971 del 24
agosto 2006 - Se
il primo classificato non in grado di dimostrare il reale possesso dei
requisiti richiesti dalla lex specialis di gara, l’aggiudicazione va al
secondo classificato (art. 10 comma 1 quater della Legge Merloni come
ripreso dall’articolo 48 del decreto legislativo 163/2006).
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4970 del 24
agosto 2006 - Falsificazione
del registro delle presenze giornaliere, con la finalità di ottenere
finanziamenti, apposizione di firma falsa sul registro delle presenze sono
fatti accertati sintomatici per la loro negativa incidenza sulla moralità e
professionalità dell’impresa.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4959 del 23 agosto 2006 - Le gare indette dai cd organismi di diritto
pubblico soggiacciono, ai fini dell’espletamento delle gare per appalti di
servizi dagli stessi bandite, alla disciplina comunitaria di settore e, in
relazione alle relative controversie, alla giurisdizione del giudice
amministrativo.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4949 del 23 agosto 2006 - In vista dello sviluppo di un'effettiva
concorrenza nel settore degli appalti pubblici, il concorrente deve poter
far valere, utilmente ed in contraddittorio, il suo punto di vista su
ciascuno dei vari elementi di prezzo proposti, prima che l’amministrazione
possa respingere un'offerta perché ritenuta anormalmente bassa.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4948 del
23 agosto 2006 – In
caso di ineleggibilità o di incandidabilità di consiglieri, non si dà
luogo ad annullamento delle operazioni elettorali, bensì
si procede alla surrogazione della persona non eleggibile o non
candidabile
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4858 del 21 agosto 2006 - sulle
competenze dei segretari comunali negli enti di minori dimensioni
demografiche
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 4855 del 21 agosto 2006 -
in materia di diritto di accesso previsto in favore dei consiglieri
comunali e provinciali
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4854 del 21 agosto 2006 -
In alcuni casi previsti espressamente dalla legge, il verbale di
aggiudicazione tiene luogo di contratto.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4852 del 21 agosto 2006 - E’ la data di scadenza per la presentazione
delle offerte il momento necessario al quale va riferito il reale possesso
dei requisiti richiesti per partecipare ad una procedura ad evidenza
pubblica.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4842 del 21 agosto 2006 - Va sostenuta l’illegittimità di un
provvedimento di esclusione da una gara di un’ offerta anomala, senza che
alla verifica di anomalia stessa si sia pervenuti a seguito del necessario
procedimenti in contraddittorio .
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 4833 del 21 agosto 2006 – Dal Sole 24 Ore del 31 agosto: Edificabilità
tutta privata
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4832 del 21 agosto 2006 – sulle differenze tra ristrutturazione,
manutenzione, demolizione e ricostruzione
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4718 del 2 agosto 2006 - Appalto per l’affidamento di un servizio di
pulizia: va considerata anomala un’offerta, relativamente alla
determinazione del costo orario degli addetti, nella quale venga omesso di
computare nel prezzo la maggiorazione dovuta per il lavoro notturno.
Consiglio Giustizia
Amministrativa della Regione Siciliana, sentenza n. 456 del 28 luglio 2006 -
Una fideiussione è valida anche se dalla
documentazione prodotta non risulta pagato il relativo premio in quanto
stipulata a beneficio dell’amministrazione appaltante: non è così nelle
polizze di responsabilità civile terzi il cui scopo è invece quello di
tutelare il patrimonio dell’assicurato. -
Giurisprudenza correlata
Consiglio di Stato,
sentenza n 5437 del 3 agosto
2004 - La volontà delle parti espressa con una specifica pattuizione
speciale era, quindi, ad avviso del Collegio univoca nell’escludere che
dovesse aver rilievo il pagamento del premio prima della presentazione
dell’offerta e con essa della polizza fideiussoria.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 2725 del 4 maggio 2004 - La possibilità che l’art. 15, del
D.Lgs. n. 358/92 e l’art. 16 del D.Lgs n. 157/95 pone a carico delle
amministrazioni di invitare le imprese concorrenti a completare o fornire i
chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e
dichiarazioni, rappresenta concreta applicazione e completamento del
criterio del giusto procedimento introdotto dell’art. 3 della legge n.
241/90. Criterio la cui violazione ben può essere riconosciuta sintomatica
di un comportamento –non necessariamente in mala fede-
dell’amministrazione che, in luogo di valutare l’esistenza delle
effettive condizioni di osservanza delle prescrizioni del bando di gara, ha
ritenuto fermarsi al contenuto estrinseco e formale del documento recante i
requisiti della fideiussione, senza valutare la possibilità di ammettere
parimenti la ricorrente alla gara, in ossequio alla regola di maggior
concorrenzialità.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5656 del 30 agosto 2004 - Polizza provvisoria di importo
inferiore a quello richiesto nel bando: viene considerato errore scusabile
se, effettivamente il premio risulta conteggiato sul corretto importo.
Tar Abruzzo, Pescara, sentenza
n. 696 dell' 8 luglio 2004 - Le clausole contenute nelle condizioni
generali di contratto di assicurazione (polizza cauzioni) non possono non
essere utilizzate al fine di desumere la durata della garanzia esterna:il
periodo di durata stabilito nel frontespizio della polizza ha rilievo solo
con riferimento alla determinazione del premio spettante alla società
assicuratrice.
Tar Veneto, Venezia, sentenza
n. 1325 del 13 aprile 2002 - Non è ammissibile l’accettazione da
parte della Stazione appaltante di una polizza di per sé non coerente con
il dettato legislativo ma solamente rappresentativa dell’avvenuta
stipulazione di un contratto assicurativo civilisticamente valido inter
partes né tanto meno debba considerarsi vigente l’obbligo da pare della
pa, di innescare procedimenti induttivi volti a far rinnovare la validità
dell’atto stesso in ragione solamente del premio assicurativo
corrisposto.
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 4672 del 25 luglio 2006 –
sulla giurisdizione del giudice amministrativo a decidere una controversia
relativa all’affidamento in house
di un servizio per il quale era stato disdettato un precedente rapporto
contrattuale
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4640 del 25 luglio 2006 - Riconoscimento del diritto alla revisione del
prezzo in un appalto di servizi: la giurisdizione del giudice amministrativo
è pacificamente riconosciuta dalla giurisprudenza ed è stata confermata,
di recente, dal D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle
direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), che anzi ha esteso tale giurisdizione
anche alla revisione prezzi dei contratti di lavori pubblici (art. 244,
comma 3, del citato D. Lgs. n. 163/2006).
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 4639 del 25 luglio 2006 -
sulla possibilità di accogliere una domanda di risarcimento del danno
derivante dalla mancata assunzione presso la P.A., a seguito dell’omesso
utilizzo della graduatoria ancora valida di un precedente concorso
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4634 del 25 luglio 2006 - Rilascio di licenza commerciale da parte di un
Comune oltre diciassette anni dopo la richiesta: la chance, o concreta ed
effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene o
risultato, non è una mera aspettativa di fatto ma un'entità patrimoniale a
sé stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile di autonoma
valutazione.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4609 del 20 luglio 2006 - Il proprietario confinante con un
immobile, ove è stato realizzato un abuso edilizio, ha un interesse alla
conclusione del procedimento di condono entro i termini previsti dalla
legge.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 4606 del
20 luglio 2006 -
Dal
Sole 24 Ore del 31 luglio: L'iter
disciplinare trova tempi certi
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4603 del 20 luglio 2006 - Il decreto ministeriale di annullamento
della autorizzazione paesaggistica deve essere preceduto dall’avviso del
procedimento.
Consiglio
di Stato, sentenza 4555 del 17
luglio 2006 – in materia di sanzioni
al comune della perdita di quota del contributo ordinario statale - C.Stato:
no a equiparazione enti per sanzioni
Consiglio
di Stato, Sez. V, 13/7/2006 n. 4440
- Non sussistono i requisiti dell'affidamento in house nel caso in
cui il capitale della società affidataria sia aperto a privati e se manca
uno specifico controllo dell'ente proprietario sul cda.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4440 del 13 luglio 2006 - Impossibilità di derogare alla regola dello
svolgimento delle procedure ad evidenza pubblica per la scelta del soggetto
concessionario o affidatario dell’appalto del servizio pubblico in
ossequio ai principi di diritto comunitario qualora un Comune detenga
soltanto il 51% del capitale sociale della SpA ed inoltre anche i
poteri del consiglio di amministrazione non risultano in alcun modo limitati
o correlati a qualche forma di controllo da parte dell’Ente, salvi i
poteri spettanti alla maggioranza dei soci secondo il diritto comune.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4426 del 13 luglio 2006 - Esercizio del potere
di annullamento d’ufficio che compete all’Amministrazione, quando venga
a conoscenza di vizi suscettibili di rendere illegittimo il provvedimento
dalla stessa adottato.
Giurisprudenza richiamata:
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 1885 del 26 aprile 2005 - L’annullamento
dell’aggiudicazione provvisoria di un appalto pubblico non abbisogna
d’alcuna motivazione in ordine all’interesse pubblico alla rimozione.
Consiglio
di Stato, Sezione IV, sentenza n.
5903 del 29 ottobre 2002 - La nascita del vincolo contrattuale può
essere condizionata ad un’esplicita manifestazione di volontà
dell’amministrazione: in fase di aggiudicazione provvisoria,
l’aggiudicatario vanta solo una mera aspettativa alla conclusione del
procedimento e non una posizione giuridica qualificata.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4415 del 13 luglio 2006 - Non sussistendo previsioni specifiche
idonee ad impedire ad una impresa versante nella situazione individuata
dall’art. 15 del d. lgs. 231/2001 (non così per la sanzione interdittiva
di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) già compresa, quale
causa di esclusione e di annullamento di aggiudicazione nell’articolo 38
del codice dei contratti pubblici) di partecipare a gare pubbliche, il
mancato invito dell’amministrazione alla trattativa privata per
l’affidamento del servizio già espletato dalla stessa società con il
contratto precedente, si rivela illegittimo.
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 4295 del 6 luglio 2006 - Anche nei casi in cui
non si applica una dettagliata disciplina di derivazione comunitaria (quale
quella in tema di appalti pubblici soprasoglia di lavori, di forniture o di
servizi), il provvedimento di aggiudicazione, ancorché sia collocato
all'interno del procedimento (civilistico) preordinato alla conclusione del
contratto, ha natura amministrativa e può essere controllato in
giurisdizione generale di legittimità dal giudice amministrativo.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4267 del 5 luglio 2006 - Appalto di servizi: la verifica
dell’offerta anomala , sulla base delle giustificazioni presentate dai
ricorrenti, è compito che spetta alla Commissione giudicatrice e non ad un
ufficio dell’Amministrazione, anche se tale ufficio risulta competente nel
settore al quale attiene l’oggetto della gara: il risarcimento del danno a
carico dell’amministrazione comprende i costi sostenuti per la
partecipazione alla gara, il mancato guadagno che la deducente avrebbe
conseguito con l’adempimento del contratto, pari alla misura del 10%
dell’importo offerto in sede di gara e, in via equitativa, il danno
professionale derivante dall’impossibilità di indicare, in futuro, la
gara in esame tra i requisiti di prequalificazione per la partecipazione a
gare ad evidenza pubblica, oltre ad interessi e rivalutazione monetaria.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4264 del 5 luglio 2006 - Una stazione appaltante indice un appalto
concorso che si trasforma in una trattativa privata a seguito di cambiamenti
legislativi: il Consiglio di Stato non considera del tutto corretto tale
comportamento e quindi segnala la circostanza alla competente sede della
Corte dei Conti per gli accertamenti dell’eventuale danno erariale.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4259 del 5 luglio 2006 -
L’art. 25 del D.Lgs. n. 157/95, che disciplina la materia delle
valutazioni delle offerte anormalmente basse, se da un lato prevede che
l’amministrazione debba chiedere per iscritto le “precisazioni in merito
agli elementi costitutivi dell’offerta ritenuti pertinenti“ che dovrà
verificare “tenendo conto di tutte le spiegazioni ricevute”, (e
realizzando, così, una forma specifica di partecipazione al procedimento),
sotto altra angolazione ciò “non esclude affatto, ed anzi presuppone, che
l’amministrazione sia dotata degli ordinari poteri istruttori per
procedere ad un accertamento efficace e condotto secondo canoni di
correttezza ed imparzialità”.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4223 del 28 giugno 2006 - Esclusione illogica di una ditta da
parte di un RUP: il Consiglio di Stato decide di segnalare l’intera
vicenda alla Procura Regionale presso la competente Sezione Giurisdizionale
Regionale della Corte dei Conti per l’eventuale imputazione soggettiva dei
singoli responsabili (art. 28 della Costituzione).
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4222 del 28 giugno 2006 - Il ricorso alle regole
dell’interpretazione fissate dal codice civile (art. 1363, che impone di
attribuire alle clausole contrattuali il senso che risulta dal complesso
dell’atto) .può ammettersi quando vi siano delle incertezze circa il
senso da attribuire a una determinata espressione o clausola, ma non quando
il testo offra una significato inequivoco..
Giurisprudenza
richiamata: Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 364 del 4 febbraio 2004 - Qualora la mancanza della sottoscrizione
riguardi un elemento fondamentale incidente sulla individuazione stessa
della dichiarazione come documento effettivamente imputabile al soggetto
dichiarante, non è errore scusabile.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 246 del 22 gennaio 2003 - La necessità di assicurare la parità di
condizioni dei concorrenti, esclude poteri correttivi del responsabile del
procedimento nel chiedere la rettifica di dichiarazioni o istanze
erronee.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 82 del 13 gennaio 2005 - In caso di clausole equivoche o di dubbio
significato deve preferirsi l’interpretazione che favorisca la massima
partecipazione alla gara.
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 4206 del 28 giugno 2006 – in materia di distanze minime tra
esercizi commerciali
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4201 del 28 giugno 2006 - Appalti di servizi: l’Amministrazione aggiudicatrice ha il
potere di fissare particolari requisiti di partecipazione da essa
autonomamente individuati, diversi da quelli previsti dalla legge, e
può, pertanto, pretenderne l’attestazione: detto potere discrezionale
costituisce attuazione dei principi costituzionali di imparzialità e buon
andamento dell’azione amministrativa, predicati dall’art. 97 della
Costituzione.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4135 del 27 giugno 2006
- La revoca o il recesso previsti dell'art. 11 del D.P.R. n.
282/98, quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione
mafiosa siano accertati successivamente alla stipula del contratto, va letta
in armonia con il divieto di stipulare autorizzare o approvare i contratti e
i subcontratti, previsto dall'art. 10, comma 2, del medesimo testo, e
dall’art. 4 del d.lgs. n. 490 del 1994.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 4123 del 27 giugno 2006 - A norma
dell’articolo art. 107, comma 3, del T.U.E.L. approvato con d. lgs. 18
agosto 2000, n. 267 non vi è incompatibilità fra la funzione di presidente
della commissione valutatrice e quella di dirigente che approva gli atti del
procedimento ed aggiudica il contratto.
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 4050 del 24 giugno 2006 - La procedura di verifica della c.d.
“anomalia” dell’offerta prevista dall’art. 19, commi 2, 3 e 4, del
D.lgs. 24 luglio 1992, n. 358, in tema di appalti pubblici di forniture, non
si applica al caso di aggiudicazione della fornitura mediante il sistema
della trattativa privata, quale previsto dall’art. 9, commi 1, lett. d) e
4, dello stesso D.lgs.
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 4012 del 23 giugno 2006 - Il collegamento
<<sostanziale>> che giustifica l’esclusione dalla gara delle
imprese collegate sussiste quando da una serie di elementi univoci risulta
che le offerte presentate sono riconducibili ad un unico centro di
interesse, e, dunque, ad un unico centro decisionale.
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 3989 del 23 giugno 2006 - Non può essere negato il potere
dell'amministrazione di procedere, in via di autotutela, all'annullamento
del bando e delle operazioni di gara, quando i relativi criteri di selezione
si manifestino suscettibili di generare effetti indesiderati o comunque
illogici
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 3981 del 23 giugno 2006 -
Mentre per la responsabilità della pubblica amministrazione è
sufficiente la colpa, anche lieve, dell’apparato (art. 2043 cc), i
pubblici dipendenti sono chiamati a rispondere, anche nell’azione diretta
del terzo danneggiato, solo a titolo di colpa grave, come esplicitato
dall’art. 23 del T.U. n. 3/1957, richiamato anche per gli altri settori
del pubblico impiego, in cui la responsabilità verso i terzi dei dipendenti
è limitata alle violazioni commesse con dolo o colpa grave.
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza
n. 3981 del 23 giugno 2006 -
L’ errore scusabile è configurabile, in caso di contrasti
giurisprudenziali sull’interpretazione di una norma, di formulazione
incerta di norme da poco entrate in vigore, di rilevante complessità del
fatto, di influenza determinante di comportamenti di altri soggetti, di
illegittimità derivante da una successiva dichiarazione di
incostituzionalità della norma applicata
Nozione di
errore scusabile “ammessa l’esenzione da colpa solo in presenza di un
quadro normativo confuso e privo di chiarezza;”: l’ emendamento al
decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173 votato positivamente al Senato (ora
deve, ovviamente andare alla Camera) in data 28 giugno 2006 fa
(ulteriormente) slittare alcuni istituti del codice degli appalti (dal 1
gennaio 2007 al 1 febbraio 2007)
Consiglio di Stato, decisione 22 giugno 2006 n. 3825
– con commento di Marika Piscitelli, Comunicazione
di avvio del procedimento e deroghe alla sua obbligatorietà (tratto
dalla Rassegna dell’Avvocatura dello Stato)
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 3705 del 21 giugno 2006 - Qualora un’espressione usata in
un’offerta non sia del tutto chiara e possa quindi dare adito a diverse
interpretazioni, e di conseguenza “obblighi” l’Amministrazione
inevitabilmente a scegliere, essa stessa, in via interpretativa, tra
le possibili opzioni alternative, quella conforme a legge, esiste un
concreto rischio di violare la par condicio tra i concorrenti.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 3703 del 21 giugno 2006 - L’esclusione dalla gara può essere
operata tutte le volte in cui non venga osservata, dal concorrente, una
clausola espressamente posta a pena di esclusione.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3703 del
21 giugno 2006 - Appalti:
invio offerte via raccomandata postale
Consiglio di Stato, Sezione V,
sentenza n. 3690 del 21 giugno
2006 - L’ art. 2043 c. c., clausola generale della responsabilità civile
extracontrattuale, è applicabile al danno ingiusto prodotto dalle
Pubbliche amministrazioni.
Consiglio di Stato, Sezione VI,
sentenza n. 3679 del 20 giugno
2006 - Affidamento del servizio di mensa di un numero determinabile del
personale della Polizia di Stato: le partecipanti dovevano tenere conto dei
costi previsti per le ‘aziende per la ristorazione collettiva’, di cui
al capo XIV del titolo XII del medesimo contratto collettivo nazionale.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3660 del 19 giugno 2006 - La necessità dell’intestazione della polizza fideiussoria anche
alle imprese mandanti della costituenda ati deriva dall’esigenza di
coprire i rischi attinenti ai casi in cui l’inadempimento sia ascrivibile
a queste ultime e, quindi, di evitare che la stazione appaltante resti
sprovvista di adeguata garanzia nell’ipotesi in cui la violazione degli
obblighi connessi alla partecipazione alla gara (ivi compresa la
sottoscrizione del contratto) risulti addebitabile ad una o più imprese
mandanti.
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 3657 del 19 giugno 2006 - sulla
illegittimità della procedura di verifica delle offerte
anomale, laddove l'Ente
ritenga inammissibili, in sede di contraddittorio successivo, "nuovi
supporti documentali che non siano direttamente conseguenti ed esplicativi
di quelli presentati in sede di offerta".
Consiglio
di Stato, Sezione V, sentenza n. 3584 del
19 giugno 2006 - Nelle
procedure concorsuali ad evidenza pubblica, mediante le quali si procede
all’effettuazione di valutazioni tecnico-discrezionali, esigenze di
imparzialità trasparenza e buon andamento della P.A. impongono alla
Commissione di gara di procedere (qualora ciò sia necessario) alla
fissazione dei criteri (o sub criteri) di valutazione delle offerte tecniche
prima dell’apertura delle buste contenenti tali offerte.
Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza
n. 3500 del 14 giugno 2006 - Nel caso in cui il
bando di gara preveda che l’omessa o mancata prova dei requisiti richiesti
comporti ope legis non solo l’esclusione dalla gara ma anche
l’escussione della cauzione e la segnalazione all’autorità di
vigilanza, l’omessa tempestiva impugnazione del provvedimento di
esclusione determina anche la tardività dell’impugnativa del
provvedimento di escussione della cauzione. -
Giurisprudenza
richiamata: Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza
n. 1370 del 6 marzo 2002 - Mancato possesso dei requisiti di ordine
speciale: escussione della provvisoria. Necessità di ricorrere anche
al provvedimento di esclusione.
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 3425 del 7 giugno 2006 –
sulla
inapplicabilità della disciplina sui limiti di altezza delle costruzioni
agli impianti tecnologici quali le stazioni radio base per telefonia mobile
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3418 del 7 giugno 2006 - Con l’introduzione dell’azione a
tutela dell’accesso, il legislatore ha inteso assicurare
all’amministrato la trasparenza della pubblica amministrazione :
l’interesse alla conoscenza dei documenti amministrativi viene elevato a
bene della vita autonomo.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3417 del 7 giugno 2006 - E’ pacifico in giurisprudenza che il
principio del favor partecipationis impone che l’esclusione di una impresa
sia disposta solo quando esista una specifica clausola univocamente riferita
alla violazione della prescrizione considerata.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3393 del 6 giugno 2006 - L’apprezzamento della coincidenza
dell’oggetto dei contratti allegati da un’impresa per comprovare il
possesso di un requisito richiesto dalla lex specialis di gara non è in
alcun modo correlato alla sfera delle valutazioni discrezionali
dell’Amministrazione.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3386 del 6 giugno 2006 - Le commissioni di gara sono collegi
perfetti che devono operare nel plenum dei loro componenti.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3373 del 6 giugno 2006 - L’esame delle giustificazioni
dell’impresa possibile aggiudicataria segue ad apprezzamenti di indole
tecnica e di contenuto discrezionale, che possono essere sindacati, nel
giudizio amministrativo, soltanto di fronte a manifesti travisamenti dei
fatti o ad assenza palese di ragioni .
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3333 del 5
giugno 2006 - Nella
concessione di servizi il costo del servizio grava sugli utenti , mentre
nell’appalto di servizi spetta all’amministrazione compensare
l’attività svolta dal privato.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3332 del
5 giugno 2006 – in materia di impianti di telefonia mobile - Illegittimo
il divieto di installazione a distanza inferiore ai 200 metri dall’abitato
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3265 del
29 maggio 2006 – in materia di procedimento amministrativo-
Illegittimo
il temporaneo divieto di autorizzazioni previsto da un regolamento comunale
senza la fissazione di alcun termine,
commento
da Agel Anci
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3261 del 29 maggio
2006 - La procedimentalizzazione
dell’attività di scelta del privato contraente giustifica
l’affermazione di un avvenuto esercizio di poteri discrezionali, e perciò
autoritativi di un ente con personalità giuridica pubblica: affermata la
giurisdizione del giudice amministrativo.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3259 del
29 maggio 2006 - in materia di limitazioni al transito degli autoveicoli,
per mezzo di ordinanza sindacale contingibile ed urgente, e sulla
legittimazione dei Comuni limitrofi ad impugnare tale ordinanza.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 3246 del 29 maggio
2006 - Costituzione
della cauzione provvisoria, , occorrente a garantire la serietà
dell’offerta , presentata con copia di bonifico riguardante un numero di
conto non perfettamente coincidente con quello indicato nel bando di gara
:legittima l’esclusione.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3245 del 29 maggio 2006 -
Solo in caso di offerte incongrue (non irregolari) la stazione
appaltante può, legittimamente, procedere, a trattativa privata.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3231 del 29 maggio 2006 - Società straniera che detiene il 100% di una
Srl Italiana: le referenze della prima possono essere riferite a quelle
della seconda, che è altra azienda del medesimo gruppo.
Consiglio di Stato, sentenza n.
3228 del 29 maggio 2006 - Viene confermata la giurisdizione del giudice amministrativo qualora
oggetto del gravame sia la dichiarazione di decadenza dall'aggiudicazione
dal servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi e non già il contratto
conseguente a tale aggiudicazione
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3192 del 26 maggio 2006 - In materia di appalto-concorso la possibilità
di apportare variazioni al progetto-guida fornito dall’amministrazione ai
concorrenti è praticabile se, oltre che in caso di previsione del
disciplinare, le modifiche apportate non incidano sulle linee
fondamentali del progetto stesso e sulla identità del risultato finale.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3051 del 23 maggio 2006 -
Appalto di servizi: è lecito presentare una cauzione provvisoria i
cui riferimenti di Legge siano quelli di un appalto di lavori (mero errore
materiale l’improprio richiamo alla legge Merloni)
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 3047 del 23 maggio 2006 - l'espletamento delle mansioni dei
vigili urbani durante i giorni festivi e domenicali non dà alcun diritto
all'aumento retributivo, ma solo all'indennità di turnazione.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3043 del 23 maggio 2006 - L'errore scusabile è applicabile quanto siano
ravvisabili situazioni di obiettiva incertezza normativa, connesse a
difficoltà interpretative o ad oscillazioni giurisprudenziali, sia quando
si sia di fronte a comportamenti, indicazioni o avvertenze fuorvianti
provenienti dalla medesima amministrazione, da cui possa conseguire
difficoltà nella domanda di giustizia ed un'effettiva diminuzione della
tutela giustiziale
Consiglio di Stato, sentenza
n. 3041 del 23 maggio 2006 - Non sussiste contrasto tra bando di gara e
“norme di gara” laddove il primo esclude la proposizione di varianti al
CSA, mentre le seconde consentono la presentazione di “eventuali
innovazioni e/o migliorie”.
Consiglio
di Stato, Sez. V, 22/5/2006 n. 2942
- Sulla competenza del giudice amministrativo a
decidere controversie riguardanti atti di surroga dei consiglieri comunali o
provinciali
Consiglio
di Stato, Sez. VI, 17/5/2006 n. 2851
- Sul sindacato discrezionale amministrativo per la valutazione dell'impatto
ambientale.
Consiglio
di Stato, Sez. V, 17/5/2006 n. 2837
- Sulla sussistenza della legittimazione a ricorrere dei cittadini residenti
in un comune in dissesto finanziario avverso la delibera che ha dichiarato
il dissesto
Consiglio di Stato, sentenza
n. 2817 del 16 maggio 2006 - Criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa: i sub-elementi, affinché siano tali, devono incidere in
maniera significativa sui criteri e non essere semplici specificazioni o
chiarimenti in merito alla metodologia usata nell'attribuzione del
punteggio.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 2815 del 16 maggio 2006 - Risoluzione per grave inadempimento del
contratto ai sensi dell'art. 119 del D.P.R. 554/99: gli obblighi hanno
per oggetto il pagamento delle opere sino a quel momento eseguite in
osservanza del precetto del neminem laedere e non il collaudo dell'opera nel
suo insieme, peraltro ancora non portata a termine.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 2803 del 16 maggio 2006 - Accertamento dell'handicap per
l'assegnazione, indetta da un Comune, in locazione semplice degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica: i requisiti di partecipazione devono essere
posseduti al momento di pubblicazione del bando di gara o in quello di
scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 2787 del 16 maggio
2006 - L'utilizzo delle prime due cifre decimali nelle operazioni
matematiche di calcolo per determinare la soglia di anomalia risponde al
fine di semplificare l'operato della commissione senza aggravarlo di troppi
decimali rendendo più agevole, trasparente e percettibile il
risultato finale.
Consiglio
di Stato, Sez. V, 15/5/2006 n. 2717
- Ai fini della soppressione di una farmacia soprannumeraria è rilevante
non solo la vacanza della sede, ma anche la valutazione dell'interesse
pubblico alla soppressione.
Consiglio
di Stato, sentenza n. 2711 del 15 maggio
2006 - L'articolo 21 della legge n. 109 del 1994 prevede che il
presidente della commissione giudicatrice della gara debba necessariamente
essere un dirigente dell'amministrazione appaltante.
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 2612 dell’ 11 maggio 2006 – in tema di errore
materiale in una procedura di appalto
-
L’omesso
esame della documentazione di un’impresa concorrente non sempre importa
l’annullamento della gara
Consiglio di Stato, sentenza
n. 2556 del 9 maggio 2006 - L’art. 23, comma 2, lettera a) del D.Lgs.
17.3.1995 n. 158 è sufficiente ai fini dell’ammissibilità
dell’offerta il conferimento da parte delle imprese riunite del mandato
collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, qualificata.
Consiglio
di Stato, Sez. V, 9/5/2006 n. 2529
- Sulla legittimità di un provvedimento con il quale un comune ha affidato
con trattativa privata il servizio di distribuzione del gas per assicurare
la continuità nell'erogazione.
Consiglio
di Stato, Sez. V, 4/5/2006 n. 2479
- sulla
impossibilità di regolarizzare una dichiarazione sostitutiva resa senza
allegare il documento di identità del suo sottoscrittore.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 2472 del 3 maggio 2006 - Riconosciuta la responsabilità di una Stazione appaltante per
mancata aggiudicazione di un appalto: il Consiglio di Stato condanna
l’amministrazione al pagamento di euro € 810.066,18
Consiglio
di Stato, sentenza
n. 2466 del 3 maggio 2006 - Legittima l’esclusione di una ditta in possesso di
un’attestazione Soa emessa in data 22.10.2001 e valida fino al 22.10.2004
in quanto non contenente la dichiarazione relativa al possesso della qualità
Consiglio di Stato, sentenza n. 2445 del 2
maggio 2006 - E’ riconosciuta l’ammissibilità di un ribasso del 100 % per le
prestazioni accessorie
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