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Giurisprudenza - Corte dei Conti 


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Corte dei conti Lombardia, Sentenza n. 687 del 15 dicembre 2006 - Comune - Amministratori comunali– Ritardato pagamento di somme dovute (spese correlate agli stati di avanzamento lavori ed al saldo del contratto di appalto opera pubblica) – Responsabilità – Fattispecie – Sussiste – Danno indiretto – Prescrizione - Decorrenza


Corte di Conti, Sez. Giurisdizionale per il Veneto, sentenza n. 1158 del 7 dicembre 2006

Marcello Nuzzo, Segretario Loiano e Monzuno (BO), Segretari comunali ancora una volta “troppo responsabili”, e con ridotte prerogative difensive 


Corte dei Conti Abruzzo, sentenza n. 719 del 4 dicembre 2006

Dal  Centro del 9 gennaio: I filobus incustoditi , il Segretario comunale deve risarcire i danni


Corte dei Conti, Lazio, sentenza n. 2365 del 22 novembre 2006

Dal Sole 24 Ore del 22 gennaio:  Legittime le consulenze stragiudiziali 


Corte dei Conti Sicilia, sentenza n. 3227 del 9 novembre 2006

Dal Sole 24 Ore del 18 dicembre: Il danno d'immagine in sei criteri


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per l’Umbria, sentenza n. 354  dell’ 8 novembre 2006 - Costituisce fonte di responsabilità amministrativa  la permanenza di un consorzio in una società di produzione di beni e servizi che presenta diversi indici di diseconomicità ed inefficienza, tra i quali l'assenza di sede (costituita presso il consorzio stesso), di personale, di beni, oltre all'assenza di utili, tanto da far ritenere assente lo stesso concetto di azienda di cui agli artt.  2555, 2082 e 2475, n°3, cc, vigente, quest’ultimo, prima del d. leg.vo n°6/2003, nonché art. 2463, n°3, cc, nel testo introdotto da tale decreto (c.d. "scatola vuota")   

Se la partecipata è una scatola vuota scatta il danno erariale 


Corte dei conti, Sicilia, Sentenza n. 3198 del 7 novembre 2006 - Amministratori di enti territoriali - Applicazione della sanzione di cui all'art. 30 c. 15, l. 289/2002 (indebitamento degli enti per finanziamento di spese diverse da quelle di investimento in violazione dell'art. 119 Costituzione) - Fattispecie - Condizioni -Sussistenza

Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Regione siciliana, sentenza n. 3198 del 7 novembre 2006 - Il giudizio per l'irrogazione della sanzione di cui all'art. 30, comma 15, della legge 289/2002, intesa quale una fattispecie sanzionatoria volta a reprimere un particolare illecito amministrativo rappresentato dal ricorso all'indebitamento per finanziare spese diverse da quelle di investimento, non è assimilabile ad un ordinario giudizio di responsabilità amministrativa  e, conseguentemente, non è vincolato al rispetto di quei passaggi procedurali imposti dall'art. 5 della Legge 19/1994 ovvero risulta  dalla ricorrenza dell'elemento soggettivo connotato in termini di gravità della colpa.  


Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Sicilia, sentenza n. 3054 del  25  0ttobre 2006 - Del tutto fuori sistema appare l'assunzione, da parte di un ente pubblico (non appare rilevante l'essersi avvalsi del broker né l'aver acquisito pareri tecnici, poiché il vaglio di costoro non esonera dalla responsabilità per l'assunzione di delibera illegittima), dell'onere della tutela assicurativa dei propri amministratori o dipendenti con riferimento alla responsabilità amministrativa per danno erariale, per contrarietà di tale assunzione di spesa al principio di responsabilità personale cui all'articolo 28 della Costituzione, tenendo anche conto della peculiare natura di tale forma di responsabilità in relazione alla sua funzione di deterrenza verso dipendenti ed amministratori, che ne costituisce contenuto essenziale accanto a quello risarcitorio (cfr. Corte Costituzionale, sent. n. 371 del 20.11.1998: "…combinazione di elementi restitutori e di deterrenza che connotano l'istituto…" ): ammesse invece lei coperture assicurative per danno diretto dell'ente verso terzi.

Giurisprudenza richiamata e collegata

Corte Costituzionale, sentenza n. 371 del 20 novembre 1998 - Nella combinazione di elementi restitutori e di deterrenza, che connotano l’istituto della responsabilità amministrativa , la disposizione di imputazione solo per dolo o colpa grave, ha la finalità di determinare quanto del rischio dell’attività debba restare a carico dell’apparato e quanto a carico del dipendente, nella ricerca di un punto di equilibrio tale da rendere, per dipendenti ed amministratori pubblici, la prospettiva della responsabilità ragione di stimolo e non di disincentivo. 

Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lombardia, sentenza n. 942 del 9 maggio 2002 - Il primo sinistro? Il premio di polizza!!!!!! 

Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la regione siciliana, sentenza n. 3471 dell’ 11 novembre 2005 - Dalla contrattazione collettiva, sia generale, sia in particolare quella relativa al comparto “Regioni-Autonomie locali”, non si evince alcuna disposizione che possa giustificare una copertura assicurativa, con oneri a carico dell'ente, dei rischi da responsabilità amministrativo-contabile incombenti sul dirigente o, comunque, sul dipendente incaricato di funzioni di responsabilità; nessuna norma, inoltre, prevede che i dipendenti possano fruire di coperture assicurative, con oneri a carico dell'amministrazione di appartenenza, per rischi da responsabilità amministrativo-contabile: condannato un segretario comunale  per danno erariale dalla Corte dei Conti della Sicilia. 

Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia, sentenza n. 519 del 19 luglio 2005 - Se in una polizza, sottoscritta e pagata da un’amministrazione pubblica, compare la clausola secondo cui “l'Ente di appartenenza o comunque la Pubblica Amministrazione sono considerati terzi limitatamente ai danni conseguenti a fatti colposi connessi a responsabilità di tipo amministrativo/contabile” la copertura comprende la fattispecie di responsabilità amministrativa: il  denaro pubblico utilizzato per pagare il premio non è stato ben <amministrato>, quindi, il danno erariale fa sorgere un sinistro! (non appare rilevante  l'essersi avvalsi del broker né l'aver acquisito il parere dell'Anci). 

Corte dei Conti Sez. Giurisdizionale per la Regione Puglia, sentenza n. 95  del 7 febbraio 2004 - Nulla quaestio sul pagamento del premio da parte dell’Ente di polizza di responsabilità civile terzi a copertura di responsabilità diretta della pubblica amministrazione verso i terzi e per i danni che il pubblico dipendente abbia causato all’amministrazione medesima per colpa lieve, quindi quelli da responsabilità civile della P.A., che comportano pregiudizi economici conseguenti al risarcimento dei danni prodotti a terzi: Illegittimo risulta , invece, essere la seguente delimitazione del rischio assicurato: <<l’assicurazione è prestata per la responsabilità civile personale derivante agli assicurati, sotto il profilo della correttezza amministrativa, per le perdite patrimoniali involontariamente cagionate a terzi, compreso l’Ente di appartenenza e la Pubblica amministrazione nell’espletamento delle proprie funzioni esercitate ai sensi di legge>>  


Corte dei Conti, Sezione Prima Giurisdizionale Centrale di Appello,  sentenza n. 213 del 25 ottobre 2006 - Corte dei Conti: nell'ambito della responsabilità contrattuale, la colpa grave consiste in un comportamento avventato e di straordinaria negligenza tale da contrastare, in relazione alle mansioni, agli obblighi ed ai doveri di servizio propri dei pubblici operatori, con quel senso minimo di diligenza che, anche al di sotto della media sociale, sono soliti usare 


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale della Sardegna, sentenza  n. 615 del 12 ottobre 2006 - La pubblica amministrazione deve perseguire i fini istituzionali utilizzando il proprio personale, talché l'incarico esterno è lecito solo qualora ciò non sia ragionevolmente possibile, o perché l'attività che deve essere svolta richiede un apporto professionale particolarmente elevato sotto il profilo tecnico-scientifico, oppure perché, per ragioni contingenti e transitorie (quali l'insufficienza del personale in organico a far fronte al carico di lavoro), anche compiti, che sarebbero normalmente assolti con l'utilizzo della struttura interna, rendono viceversa necessario avvalersi di personale esterno


Corte dei Conti, Lazio, Sentenza n. 1792/2006 del 26 settembre 2006 - D.A.P. (Ministero della Giustizia) – Conferimento di incarichi esterni- Illiceità – Fattispecie - Insussistenza


Corte dei Conti, Toscana, sentenza n. 505 del 12 settembre 2006 - Sui limiti nell’affidamento di incarichi a personale esterno -  in materia di responsabilità amministrativa per un incarico ad un esperto assicurativo

Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale della Toscana, sentenza n. 505 del 12 settembre 2006 - E’ illegittimo e fonte di danno erariale l’incarico conferito da un Comune ad un soggetto esterno per la redazione delle denunce di sinistro alle assicurazioni, l’accertamento delle circostanze, collaborazione con il personale interno e rapporti diretti con l'utenza esterna, non trattandosi di mansioni che necessitano dell’elevata professionalità richiesta dalla legge ma di attività del tutto prevedibili della vita di un Comune (che le ha soddisfatte attraverso i propri uffici sia prima che dopo il rapporto col consulente esterno) senza alcun carattere di novità; tanto più laddove l’attività di assistenza svolta dall’incaricato non differisca da quella già demandati dal Comune ad una società di brokeraggio assicurativo.  


Corte dei Conti, Appello, Sentenza n. 401/2006/A del 1° settembre 2006 - Comune - Responsabile dell’Ufficio tecnico e responsabile del procedimento – Trasmissione certificato fine lavori a ente finanziatore – Obbligo – Sussistenza – Inadempimento – Colpa grave – Sussistenza


Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale della Regione Toscana, sentenza n. 468 dell’ 1 agosto 2006 - La Corte dei Conti afferma la responsabilità amministrativa per danno erariale a carico di alcuni amministratori comunali nonché del segretario (quale garante della legalità e correttezza amministrativa ), per aver deliberato l' affidamento di un servizio televisivo ad una ditta, nonché l' assunzione  a carico dell' Ente delle spese di ospitalità per la troupe e per l' allestimento degli esterni necessari alle riprese, tutto ciò in assenza di alcuna verifica sulla credibilità della proposta, dimostratasi infatti truffaldina.  


Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale Per La Regione Liguria, sentenza n. 677 del 28 luglio 2006 - Il danno all’immagine risentito da un Consorzio pubblico a seguito di concussione, corruzione, truffa e falso in atto pubblico, dall’intervenuto pagamento di tangenti per un valore complessivo di circa mezzo miliardo di lire, nonché dalla diffusione a mezzo stampa delle notizie attinenti al procedimento penale, viene quantificato in 200.000 euro dalla Corte dei Conti e richiesto al  dipendente colpevole. 


Corte dei Conti Umbria, sentenza n. 235 del 27 luglio 2006 -  in tema di responsabilità anche del segretario per un incarico di consulenza ad ex dipendente comunale


Corte Dei Conti - Sezione Seconda Giurisdizionale Centrale, sentenza n. 270 del 20 luglio 2006  - Danno erariale imputabile ad un direttore dei lavori per contabilizzazione di importi superiori rispetto al valore di quanto eseguito,  e omessa istituzione del libretto delle misure, presupposto indispensabile per tutte le altre scritture contabili, quali il registro di contabilità, lo stato di avanzamento dei lavori, i certificati per i pagamenti in conto.  


Corte dei Conti, Trentino Alto Adige, Sentenza n. 58 del 18 luglio 2006 - Giurisdizione contabile – Amministratori di società per azioni a capitale pubblico – Sussiste – Irregolarità procedurali connesse all’affidamento di contratti d’appalto – annullamento dell’aggiudicazione da parte del giudice amministrativo – spese giudiziali – responsabilità- Sussiste


Corte dei conti - Sezione giurisdizionale per la Regione Abruzzo, sentenza n. 462 del 18 luglio 2006 - La delimitazione ai soli comportamenti commessi con colpa grave o dolo, quali elementi psicologici per l’imputabilità della responsabilità amministrativa, costituisce limitazione della responsabilità relativamente ad attività sulle quali incidono situazioni di rischio, sovente non percepibili all'atto in cui si assumono le scelte: tale scelta legislativa tende ad evitare che il timore di commettere errori scoraggi gli amministratori da un sereno e proficuo svolgimento dei loro complessi compiti, i quali, finalizzati all'interesse pubblico, giustificano la conseguenza di far apparire secondario ed accettabile l'inconveniente di lasciare l'ente danneggiato esposto alla negligenza lieve.  


Corte dei Conti, Sezione Terza Giurisdizionale centrale d’appello, sentenza  n. 466 del 15 luglio 2005 - Un medico (come qualsiasi altro dipendente di una pubblica amministrazione o di un Ente pubblico) che sottoscrive a proprie spese una polizza di responsabilità civile terzi, dimostra, per il giudice contabile, un chiaro impegno profuso volto a contribuire all'attenuazione del danno erariale: tale comportamento concretizzatisi nell'esborso alla parte lesa, a mezzo della propria assicurazione privata, stipulata, fra l'altro, per una copertura assicurativa superiore a quella prevista nel contratto di assicurazione della Asl, non può non essere suscettibile di una particolare valorizzazione sul piano dell’accettazione della riduzione dell’addebito, facendo quindi esercitare all’adito giudice il potere riduttivo.  


Corte dei Conti, sezione giurisdizionale regionale per la Lombardia, sentenza n. 447 del 14.7.2006 con nota di Massimo Perin magistrato della Corte dei Conti (fonte www.amcorteconti.it) - Sussiste il danno alla concorrenza da parte di un’amministrazione per la violazione dei parametri di imparzialità e buon andamento sussumibili nel principio di concorrenza che deve presiedere le scelte dell'amministrazione medesima aventi ad oggetto qualsiasi commessa pubblica di lavori, forniture e servizi, tenuto conto che tutti gli operatori di diritto e massimamente gli organi giurisdizionali debbano contribuire ad inverare nella prassi amministrativa i principi dell'ordinamento comunitario ai quali esso si ispira e che costituiscono principi dell'ordinamento nazionale, secondo l'interpretazione autentica fornita dall'art. 1 della legge n. 241/1990, come attualmente modificato dall'art. 1 della legge 11.2.2005, n. 15.

Giurisprudenza correlata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 5996 del 27 ottobre 2005 - Affinché sussistano i presupposti dell’impellente urgenza che giustifichino i ricorso alla trattativa privata (intesa come individuazione non concorrenziale del privato contraente) è necessario che nessun addebito su eventuali ritardi di attivazione possa essere imputato a comportamenti dell’amministrazione aggiudicatrice ovvero tale forma di appalto non viene ammessa allorché l’urgenza che la giustificherebbe si deve far risalire ad inerzia o responsabilità della stessa P.A.

Consiglio di Stato, sentenza n. 6368 del 15 novembre 2005 - Anche quando un soggetto pubblico non è direttamente tenuto all’applicazione di una specifica disciplina per la scelta del contraente, il rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento comunitario (ritraibili principalmente dagli articoli 43 e 55 del trattato C.E.), nonché dei principi generali che governano la materia dei contratti pubblici  impone all'amministrazione procedente di operare con modalità che preservino la pubblicità degli affidamenti e la non discriminazione delle imprese, mercé l'utilizzo di procedure competitive selettive.

Tar Campania, Napoli, sentenza n. 3143 del 23 marzo 2006 - Né può ritenersi valida l’argomentazione  per cui, trattandosi di  un servizio di importo inferiore alla soglia comunitaria, l’amministrazione sarebbe stata del tutto svincolata dai principi di evidenza pubblica: al riguardo, è sufficiente  ricordare che ai principi di concorrenza e par condicio di derivazione europea  devono pur sempre informarsi gli ordinamenti nazionali, anche per  gli affidamenti di importo sottosoglia; in ogni caso, anche per la normativa nazionale di settore l’affidamento diretto di un pubblico appalto resta pur sempre circoscritto a specifiche ipotesi eccezionali, che devono altresì essere adeguatamente giustificate.  


Corte Dei Conti - Sezione Terza Giurisdizionale Centrale D'appello, sentenza n. 275 del 6 luglio 2006 - Danno erariale da mancata o inadeguata manutenzione della fogna comunale (stato di abbandono che ha determinato lo svasamento continuo delle acque dalla condotta fognaria nei campi attigui) la Corte dei Conti impone al Responsabile dell’Ufficio tecnico Comunale un obbligo di collaborazione con l'autorità politica, sotto il profilo tecnico e nell'ambito della normativa di settore e gli imputa l’omissione di  predisposizione, sotto il profilo di un'adeguata manutenzione dell'impianto, di tutte quelle misure idonee ad evitare il verificarsi di situazioni pregiudizievoli per l'ente.  


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale della Basilicata, sentenza n. 188 del 30 giugno 2006 - Esiste nel nostro ordinamento un’ autonomia di giudizi e quindi l'inesistenza di un rapporto di pregiudizialità tra processo penale e processo per responsabilità amministrativo-contabile.  


Corte dei Conti Lombardia, sentenza n. 407 del 29 giugno 2006 – sulla esatta individuazione della portata precettiva dell’art. 52, co. 3, della l. n. 142 /1990, soprattutto laddove indica in capo al segretario le attività di “attuazione dei provvedimenti” e di cura degli “atti esecutivi” - su una presunta condotta omissiva del Segretario comunale derivante dalla  responsabilità del medesimo per omessa sollecitazione degli organi competenti , segnatamente alla liquidazione di oneri contrattuali riconosciuti dall'ente locale come debiti fuori bilancio.


Corte Dei Conti - Sez. III Giurisdizionale Centrale D'appello, sentenza n. 263 del 23 giugno 2006 - Danno erariale, riconosciuto al Dirigente dell’Ufficio Tecnico e al Responsabile del Procedimento, da mancato pagamento di una fattura a seguito di trattativa privata.   


Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale della Valle d’Aosta, sentenza  n.9 del 15 giugno 2006  - Il compito della  Corte dei conti è di controllare la conformità  dell'attività amministrativa alla legge:  l'attività discrezionale della P.A. è tenuta al rispetto sia dei limiti interni dell'azione amministrativa, individuati nell'interesse pubblico, nella causa del potere invocato e nei precetti di logica ed imparzialità, sia dei limiti esterni, correlati al canone del buon andamento fissato dall'art. 97 della Costituzione, per cui il giudice contabile può e deve verificare la compatibilità delle scelte amministrative con i fini pubblici dell'Ente..  


Corte dei Conti Appello, sentenza n. 207 del 14 giugno 2006 – sulla configurabilità del danno erariale per  somme illegittimamente richieste a terzi, acquisite alle casse comunali e, poi, altrettanto illegittimamente corrisposte al segretario comunale nella sua qualità di ufficiale rogante.


Corte dei Conti, Lombardia, sentenza n. 372 del 14 giugno 2006 – in tema di riduzione dell’orario di lavoro - 

Enti locali, no alle 35 ore fai-da-te - Responsabili giunta e segretario

Robert Schülmers, magistrato della Corte dei conti, Un caso emblematico di danno da contrattazione collettiva: la sentenza n. 372/2006 della Sezione giurisdizionale per la Lombardia della Corte dei conti  


Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale  per la Puglia, sentenza n. 618 del 13 giugno 2006 - Danno erariale imputato ai membri di una commissione di collaudo per  il maggior corrispettivo pagato all'impresa appaltatrice per la fornitura e messa in opera dei pali della pubblica illuminazione. (contabilizzati 141 su 127 messi in opera)  


Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale Per Il Veneto, sentenza n. 589 del 12 giugno 2006 - Accertata illecita procedura di gara da parte del Tar che segnala i fatti alla Corte dei Conti: condannato un dirigente generale di una USL che con grave detrimento dell'efficienza, economicità, legittimità dell'attività amministrativa  pubblica, ha causato un danno erariale suddiviso fra un danno indiretto cagionato all'Azienda ospedaliera di Verona, in forza del rapporto di servizio, per il contenzioso avanti il TAR Veneto, e indiretto per il maggior prezzo versato nell’acquisire un bene in trattativa privata (meccanismo residuale ed eccezionale) anziché provvedere alla scelta del miglior contraente possibile attraverso un procedimento ad evidenza pubblica.  


Corte Dei Conti - Sezione Prima Giurisdizionale Centrale D'appello, sentenza n. 133 del 12 giugno 2006 - L'intervenuta assoluzione di un dipendente pubblico  in sede penale porta ad escludere che siano a lui imputabili le spese per il risarcimento corrisposto alle parti lese a seguito di una valutazione dell'amministrazione che si è indotta a stipulare la transazione quando ancora non erano state accertate le responsabilità e la dinamica dell'accaduto.


Corte Dei Conti - Sezione Prima Giurisdizionale Centrale D'appello, sentenza n. 132 del 12 giugno 2006 - Danno erariale a seguito di rimborso di un trasporto di mobili e masserizie mai avvenuto:  diventa legittimata (unica) la Procura della Corte dei conti, ad esercitare l'azione di responsabilità per l'esistenza di un comportamento doloso volto all'acquisizione di un indebito rimborso con conseguente danno erariale  


Corte dei Conti, Basilicata: Sentenza n. 159/2006 del 5 giugno 2006 - Comune – Amministratori – Riconoscimento del diritto al rimborso delle spese legali sostenute in un procedimento innanzi alla Corte dei conti (art. 10 bis, comma 10, del d.l. n. 203/2005 convertito in legge n. 248/2005)  

Dal Sole 24 Ore del 26 giugno: Legittimi i rimborsi di spese legali - E' il giudice a fissare la parcellaSentenze discordi sui presupposti  

Corte  dei  Conti,  Sezione  Giurisdizionale  per  la Regione Basilicata, sentenza n. 159 del  5 giugno 2006 - Poiché la colpa grave presuppone la macroscopica violazione di norme e l'assoluta inosservanza delle più elementari regole di buon senso, non vanno ritenuti responsabili il Revisore dei Conti e il responsabile dell’Ufficio Finanziario di un Comune che, a fronte di una sentenza che ““Dichiara altresì compensate le spese di giudizio”, hanno rimborsato ad alcuni amministratori le spese legali da questi sostenuti in due giudizi davanti alla Corte dei Conti (ultima sentenza assolutoria per mancanza di colpa grave): la nascita del diritto al rimborso delle spese, la legge parla solo di “definitivo proscioglimento” e non c'è dubbio che tale è una sentenza di assoluzione anche se solo per difetto di gravità della colpa.


Corte dei Conti, Liguria, Sentenza n. 392/2006 del 23 maggio 2006 - Comune - Amministratore – Responsabilità per pagamento di tangente (assegnazione di concessione a società di parcheggi e introduzione della clausola di rinegoziazione) – Sussistenza - 

Corte Conti, sul danno all'immagine della PA


Corte dei Conti Toscana, sentenza n. 359 del 23 maggio 2006 – in materia di responsabilità del funzionario comunale per le spese processuali sostenute dal comune conseguenti al diniego di rilascio di documenti – 

Dalla Nazione del 12 luglio: "Quei documenti non glieli do" Lei si rivolge al Tar e vince  


Corte dei Conti Toscana, sentenza n. 309 del 15 maggio 2006 – sull'inserimento in quota "A" dell'indennità di direzione generale


Corte dei Conti - Sezione Prima Giurisdizionale Centrale di Appello, sentenza n. 104 del 5 maggio 2006 - Da un unico atto o fatto possono conseguire effetti giuridici diversi, ciascuno dei quali rilevanti sotto differenziati profili giudici: da un unico fatto può nascere una responsabilità penale, una responsabilità civile di natura extracontrattuale, una responsabilità contabile di natura contrattuale.!.  


Corte dei Conti, Veneto: Sentenza n. 355/2006 del 2 maggio 2006 - Comune – Giurisdizione della Corte dei conti – Amministratori e funzionari – Danno erariale conseguente le modalità seguite negli affidamenti di incarichi a professionisti esterni - Insussistenza


Corte dei Conti, Calabria: Sentenza n. 396/2006 del 27 aprile 2006 - Comune - Amministratore – Responsabilità per il conferimento di incarichi di collaborazione esterna in assenza dei presupposti di legge (art. 3, commi 53 e 65 l. n. 350/2003) - Mancato rispetto del Patto di Stabilità enti locali - Sussistenza


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Toscana,  sentenza n. 265 del 26 aprile 2006 - E' giurisprudenza oramai consolidata l'esistenza di un rapporto di servizio, quale presupposto per un addebito di responsabilità al detto titolo, è configurabile anche quando il soggetto, benché estraneo alla p.a., venga investito, anche di fatto, dello svolgimento, in modo continuativo, di una determinata attività in favore della p.a.  


Corte dei Conti, Abruzzo, sentenza n. 241 del 26 aprile 2006 - funzionario e dirigente pubblico devono risarcire il danno erariale in caso di tardivo pagamento di un’imposta.  


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale Regione Trentino Alto Adige, sentenza n.28 del 12 aprile 2006 (fonte: www.amcorteconti.it) - Sussiste la giurisdizione della Corte dei conti nei confronti del progettista/direttore dei lavori in quanto - indipendentemente dalla natura di organo "indiretto" o "straordinario" che il medesimo riveste, nell’assumere l’incarico con investitura di funzioni autoritative nell’interesse dell’Amministrazione preponente - la circostanza che si tratta di un interno all’Amministrazione appaltante fa sì che le prestazioni d’opera professionale rese quale progettista vengano assorbite nel normale rapporto di servizio ed i suoi errori progettuali non sono, perciò, assimilabili a quelli del libero professionista.  


Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale per l’Umbria, sentenza n.  114 del 10 aprile 2006  - A norma dell’articolo 28 della Costituzione i privati danneggiati (per effetto della mancata esecuzione del servizio di vigilanza nel tratto di strada dove si e’ verificato un sinistro a causa del distacco di un elemento frangiluce del muretto spartitraffico che avrebbe colpito il parabrezza della macchina di loro proprietà) possono promuovere il giudizio civile indifferentemente nei confronti del dipendente, dell'Amministrazione o di entrambi (articolo 28 Cost.) : se il singolo dipendente  fosse citato davanti al giudice civile per responsabilità civile verso terzi, potrebbe  costituirsi ed essere mallevato dalla propria assicurazione, ma non nel caso in cui  i danneggiati chiamino  in causa direttamente l'ANAS.


Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale per la Toscana,  sentenza n.  245 del 10 aprile 2006  - La responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei Conti è personale, ma essa si estende agli eredi nei casi di illecito arricchimento del dante causa e di conseguente indebito arricchimento degli eredi stessi.   


Corte dei Conti, Terza Appello, sentenza n. 173 del 5 aprile 2006 – 

Da l’Unione Sarda del 20 giugno:  Corte dei Conti, anche Roma decide che l’ex sindaco di Iglesias deve pagare – condannato con l’ex segretario generale del comune


Corte dei Conti Trentino Alto Adige, Sentenza n. 24 del 5 aprile 2006 - Comune – Amministratori e dipendente – Responsabilità per mala gestio (assunzione di spese prive di impegno e di visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria) - Sussistenza


Corte dei Conti Sicilia, Sentenza n. 1297/2006 del 4 aprile 2006 - Provincia – Danno erariale per compenso corrisposto ad esperto esterno all’amministrazione incaricato illegittimamente di un progetto pilota privo di utilità per l’Ente - Esclusione  


Corte dei Conti, Abruzzo, sentenza n. 176 del 24 marzo 2006 -  Il ritardo nella notificazione delle multe stradali e la cattiva gestione dell’ufficio integrano un danno erariale di cui il vigile è chiamato a rispondere.


Corte dei Conti,  Basilicata, sentenza n. 83 del 22 marzo 2006 – sulla responsabilità di dipendenti pubblici che hanno causato la propagazione di un virus informatico nella rete del proprio ufficio

Dal Sole 24 Ore del 31 maggio: Sanzionato chi diffonde virus informatici sui pc


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Regione Campania, Ordinanza del 21 marzo 2006 n. 95 - sulla giurisdizione della Corte dei Conti per una azione di responsabilità nei confronti di una società privata per l’illegittima erogazione di fondi pubblici – a cura di Sonia Lazzini


Corte dei Conti Trentino Alto Adige, Sentenza n. 22 del 8 marzo 2006  - Comune – Amministratori e Direttore dei lavori – Responsabilità per danno erariale discendente dalla sospensione dei lavori in tempo immediatamente successivo alla consegna – Sussistenza


Corte dei Conti Puglia, Sentenza n. 207/2006 del 1 marzo 2006 - Comune – Appalto smaltimento rifiuti – ingiustificato aumento costi in corso d’opera – Danno erariale – Sussistenza  


Corte dei Conti Lombardia, Sentenza n. 146/2006 del 1 marzo 2006 - Comune – Scuola Materna - Responsabilità del dipendente per indebito utilizzo dell’apparecchio telefonico della scuola – Danno erariale e all’immagine - Sussistenza  


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Puglia,  sentenza n. 196 del 24 febbraio 2006 - La Corte dei Conti condanna  un Dirigente Responsabile del Servizio Area Funzionale Tecnica di un  Comune, in qualità di Responsabile del Procedimento, al danno erariale pari a € 51.542,00,  per il mancato incameramento della  polizza cauzionale  prestata da una ditta  a garanzia dell'adempimento delle obbligazioni contrattuali relative all'appalto, successivamente  rescisso, per fatto imputabile all’esecutrice (a cagione di sopravvenuti seri motivi di salute del titolare dell'impresa), con una delibera comunale: un funzionario preposto ad un Ufficio Tecnico Comunale non può non conoscere la funzione della polizza definitiva!.


Corte dei Conti Sezione giurisdizionale Lombardia, sentenza n. 114 del 22 febbraio 2006 - sulla giurisdizione della Corte dei Conti per una azione di responsabilità per illeciti erariali posti in essere da dipendenti di s.p.a. controllate da società per azioni a capitale pubblico – a cura di Sonia Lazzini


Corte dei Conti Calabria, Sentenza n. 249/2006 del 21 febbraio 2006  -  Comune – Danno erariale della P.A. per spese dovute ad impresa appaltatrice (saldo lavori, risarcimento danni, compenso revisionale) e per compensi e spese del Collegio Arbitrale – Sussistenza


Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale per la Lombardia, sentenza n. 100 del 14 febbraio 2006  - Davanti alla Corte dei Conti i dipendenti di una Società a cui  risulta affidato in concessione amministrativa il servizio di riscossione dei tributi e di altri proventi dello Stato e di altri Enti Pubblici nell'ambito territoriale di una Provincia.  


Corte dei Conti Appello, Sentenza n. 85/2006 del 10 febbraio 2006 - In tema di rapporto tra giudizio civile di danno e giudizio di responsabilità amministrativa  


Corte dei Conti, Puglia, sentenza n. 145 del 10 febbraio 2006 -  le consulenze esterne ai Comuni possono essere svolte anche in forma orale, senza che siano necessariamente formalizzate in atti e pareri scritti.


Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale della Calabria, sentenza n. 206 del 10 febbraio 2006 – in materia di responsabilità per danno erariale dell’amministratore regionale – cfr sempre in tema di responsabilità amministrativa  Corte Costituzionale, sentenza n. 371 del 20 novembre 1998  - a cura di Sonia Lazzini


Corte dei Conti Toscana, sentenza n. 7 del 31 gennaio 2006 - risponde dei maggiori oneri sopportati dall’amministrazione per l’affidamento a professionisti esterni della progettazione di lavori pubblici il responsabile del procedimento che dichiara, in modo difforme dalla realtà, la carenza di adeguato personale tecnico interno.

Dal Sole 24 Ore del 27 febbraio: La responsabilità è del dirigente 


Corte dei Conti, Calabria, Sentenza n. 110/2006 del 25 gennaio 2006 - Responsabilità di Amministratore comunale per mala gestio della cosa pubblica - Danno erariale della P.A. - Sussistenza


Corte dei Conti della Calabria, sentenza n. 109 del 25  gennaio 2006 - al giudice della responsabilità amministrativa non  può essere precluso lo scrutinio, in ordine alla scelta compiuta, sotto il profilo della corrispondenza dell’attività posta in essere all’interesse pubblico e specificatamente ai fini istituzionali  propri dell’ente e/o amministrazione. (a cura di Sonia Lazzini)


Corte dei Conti, Sicilia, Sentenza n. 264/2006 del 20 gennaio 2006 - Comune – Danno erariale cagionato da dipendente per indebito utilizzo di una linea telefonica dell’amministrazione (effettuazione di conversazioni telefoniche per finalità non istituzionali) - Sussistenza  


Corte dei Conti, Terza Sezione Giurisdizionale Centrale, sentenza n. 28 del 19 gennaio 2006 - Ricorso alla consulenza esterna, tre i parametri da rispettare per la Corte dei Conti: la specialità dell'attività stessa e la sua rispondenza agli interessi dell'amministrazione, oltre che la motivata impossibilità di ottenere, dalle strutture organizzative interne dell’Ente committente, apprezzabili risultati in termini di concrete utilità, specialmente in casi di “ingovernabile stato di confusione contabile”. – a cura di Sonia Lazzini   


Corte dei Conti, II Appello, sentenza n. 18 del 12 gennaio 2006 – sulla responsabilità del Direttore Lavori  nell’esecuzioni di opere e nell’uso di materiali difformi da quelle previsti in progetto


Corte Dei Conti - Sezione prima giurisdizionale centrale di appello, sentenza n. 7 dell’ 11 gennaio 2006 - In base al principio di autonomia dell'azione di responsabilità amministrativa rispetto all'azione civile di risarcimento danno, l'azione della Procura Regionale della Corte dei Conti  non è preclusa dalla pendenza di un giudizio civile. (a cura di Sonia Lazzini)


Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la regione siciliana, sentenza n. 161 dell’11 gennaio 2006 - in tema di responsabilità amministrativa diretta per danni (a veicoli dell’amministrazione pubblica) a seguito di circolazione di veicoli. (a cura di Sonia Lazzini)  


Corte dei Conti, Terza Sezione Giurisdizionale Centrale, sentenza n. 3 del 4 gennaio 2006  La responsabilità amministrativa può essere riconosciuta a carico di un soggetto solo ove risulti accertata la presenza di tutti i presupposti normativi : rapporto di lavoro o di servizio, nesso di causalità tra comportamento ed evento dannoso, presenza di uno stato soggettivo colorato da colpa grave e, non ultimo, esistenza e quantificazione del danno imputato. – a cura di Sonia Lazzini


Corte Dei Conti - Sezione prima giurisdizionale centrale di appello, sentenza n. 2 del 4 gennaio 2006 - Il danno all'immagine di una pubblica amministrazione non rientra nell'ambito di applicabilità dell'art. 2059 del codice civile ma è una delle fattispecie del danno esistenziale, per cui va collocato nell'ambito dei danni non patrimoniali come danno-evento, la cui esistenza, a differenza  di ciò che accade nel caso del danno-conseguenza,  è in re ipsa e non va, quindi, provata. (a cura di Sonia Lazzini)


Corte Dei Conti - Sezione prima giurisdizionale centrale di appello, sentenza n. 1 del 3 gennaio 2006 - La giurisdizione sulle  controversie di lavoro dei pubblici dipendenti si basa  sul rapporto di lavoro, mentre la giurisdizione della Corte dei Conti in materia di responsabilità si basa  sul rapporto di servizio e, quindi, sussiste anche in fattispecie nelle quali  è del tutto assente un rapporto lavorativo  in senso stretto. (a cura di Sonia Lazzini)