Continuano le trattative sul  CCNL 2002 – 2005 dei segretari comunali e provinciali. Posizioni inconciliabili.

 

Il  10 febbraio p.v. è prevista la seconda riunione tra le Parti sociali deputate alle trattative relative al Contratto nazionale dell’intera categoria dei Segretari comunali e provinciali.

 

La direttiva del Dipartimento della funzione pubblica che costituisce la base di partenza per l’ARAN è stata già oggetto di una radicale critica dei sindacati.

 

In effetti la direttiva affronta alcune questioni di grande importanza ma suggerisce soluzioni e correttivi del tutto discutibili che dimostrano una scarsa consapevolezza e conoscenza delle peculiarità del quadro normativo di riferimento.

 

Prima di tutte queste problematiche è sicuramente quella dei segretari in disponibilità: un problema non tanto perché “diseconomia complessiva del sistema” come viene definito nella direttiva, che malcela l’idea semplicistica dei segretari in disponibilità come una semplice voce negativa di bilancio (“onere retributivo” a carico dell’Agenzia o dell’Ente presso il quale il segretario in disponibilità viene utilizzato).

 

Bensì in quanto il Segretario in disponibilità si trova in una situazione di  inevitabile precarietà,

·        costretto a reggere una sede di segreteria fino alla nomina del titolare  che può intervenire in qualsiasi momento, anche senza alcun preavviso,   o a sostituire il titolare anche per un solo giorno di lavoro,

·        utilizzato tra sedi diverse anche nell’arco della stessa giornata lavorativa e nell’intero ambito territoriale della Sezione regionale di appartenenza,

·        condannato a tale condizione di precarietà sia dal Sindaco che ha comunque interesse a disporre di un segretario amovibile in qualsiasi momento sia dall’Agenzia competente che ha sempre interesse a poter disporre di un reale  tappabuchi.

 

Pertanto la disponibilità è un problema sia per lo Stato che considera non “proficuo” lo status di tali segretari sia per la categoria in quanto condizione patologica di estrema sofferenza.

 

Tuttavia la direttiva si limita ad enunciare il problema senza individuare possibili soluzioni.

 

Non costituisce un correttivo neppure l’indirizzo concernente la progressione professionale (che peraltro costituisce un paragrafo autonomo della direttiva, forse per una certa remora a collegare esplicitamente i due temi della disponibilità e della progressione professionale): in concreto si vuole allungare i tempi della progressione sia per il passaggio dalla fascia C alla fascia B sia per il passaggio successivo alla fascia A. Il blocco della progressione nasce probabilmente dalla considerazione che accanto a molti segretari in disponibilità privi di incarico esistono anche molte sedi vacanti normalmente di classe inferiore a quella corrispondente a quella di competenza del segretario.

 

Ma la soluzione proposta è del tutto incongrua perché errato è il presupposto su cui poggia. Perché la diseconomia costituisce un fenomeno di ordine prettamente geografico: in quanto sedi vacanti e segretari inutilizzati si trovano collocati in sezioni regionali diverse dell’Albo e il blocco della carriera non porterebbe alcun vantaggio in tal senso.

 

Di più appare decisamente discutibile la stessa idea di un blocco della progressione professionale in quanto il passaggio alla fascia superiore non può essere considerato alla stessa stregua di una progressione verticale ma realizza soltanto una nuova abilitazione professionale: il nuovo inquadramento economico e normativo del segretario è sempre subordinato alla nomina sindacale ed è pertanto del tutto eventuale e non automatico. Ancora una volta si dimentica (o si finge di dimenticare) che nell’attuale sistema l’Albo ha sostituito il Ruolo dei segretari.

 

D’altra parte non vi è traccia nella direttiva del fenomeno delle convenzioni di segreteria che diminuendo il numero delle sedi disponibili fa aumentare inevitabilmente il numero dei segretari in disponibilità e privi d’incarico per lo meno in alcune regioni italiane.

Eppure al fenomeno delle convenzioni erano dedicate ben due dichiarazioni congiunte allegate al CCNL vigente che proponevano di individuare dei correttivi:  il tema potrà essere ripreso dalla Parte sindacale che potrà proporre il superamento del meccanismo incongruo e ingiustificato della riclassificazione delle sedi di segreteria convenzionate in caso di superamento della soglia demografica, considerato come la causa principale del fenomeno.     

    

 

Giuseppe Schiraldi, Segretario comunale