DALLA TRIPARTIZIONE ALLA TETRARIPARTIZIONE O MEGLIO ALLA PENTARIPARTIZIONE DEI POTERI

 

     Non possono esimermi dallo scendere in campo sulla querelle in corso tra esimi colleghi, tra chi parla di problemi retributivi di una funzione (SC)…che non è sicuro che funzioni ancora così bene e chi afferma che bisogna prima discutere della necessità o meno di questa funzione per il sistema.

Questo naturalmente, in estrema sintesi.

Chiedo umilmente scusa agli illustri contendenti, ma il pensiero corre (e non riesco a trattenerlo) ai… capponi che Renzo (nei Promessi Sposi) porta al dottor Azzecca-garbugli, come compenso per “ trovare il bandolo della matassa” dei suoi problemi col potente di turno.

Don Lisander così dipinge magistralmente quelle “…povere bestie, così legate e tenute, a capo all’in giù…le quali intanto s’impegnavano a beccarsi l’una contro l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”.

Il bello è che tutti i partecipanti alla querelle hanno ragione.

Tuttavia il mitico Salvatore Satta ricordava, infatti, nella prefazione del 1948 al suo Manuale di Diritto Processuale Civile, “…  l’aspetto economico della condizione ( N.d.R. dei giurisperiti ) è una conseguenza e non una causa”: e la causa è nell’assoluta indifferenza della società presente per la funzione di…macchine inutili, considerate alla stregua di  preti di una religione defunta.

Ora in un sistema a conclamata deriva plebiscitaria, dove tutte le aspettative insoddisfatte dei cittadini affetti dal paradosso di Tocqueville (riassumo: con il miglioramento del tenore di vita, cresce incredibilmente l’insoddisfazione dei cittadini e le difficoltà per il governo che ha prodotto il miglioramento) verranno senz’altro risolte dall’autorità carismatica del Sindaco-Demiurgo, come si può pretendere che venga ritenuto utile o necessario quel Consigliere del Principe di machiavelliana memoria?

Nell’interessante libro “Dieci domande sul ruolo – Il Segretario Comunale” di Dario Balasso (Ed. Franco Angeli) ci sono diversi spunti di riflessione su “cosa pensano gli altri della figura del S.C.”.

Riferisco, tra le altre, queste citazioni.

“Il sindaco si trova tra due fuochi: deve assumere un Segretario mentre avrebbe bisogno di un Direttore Generale. Avrebbe bisogno di un legale che gli assicuri una consulenza specialistica e spesso si ritrova qualcuno che gli dà solo un parere, ma su quel parere e sugli effetti di quel parere non si prende alcuna concreta responsabilità . Il Sindaco ha bisogno di una cerniera che permetta la mediazione con una struttura che rimane fissa di fronte all’alternarsi delle figure rappresentative. Il Sindaco ha bisogno di un manager…che lo aiuti a realizzare gli obiettivi che hanno caratterizzato la sua stessa elezione. Il Sindaco percepisce il Segretario”legislativo” come una necessità, un obbligo dettato dalla legge…un costo che va ammortizzato in ragione dei servizi resi…Il costo è percepito eccessivo rispetto ai risultati. E’ solo l’accoppiata di ruolo, con la figura di Direttore Generale che permette una maggiore equità economica…La posizione dei dirigenti è deformata… sono loro ad essere direttamente responsabili delle scelte che fanno, quindi a volte valutano la consulenza del Segretario non in termini direttivi ma soltanto consultivi. La posizione di coordinamento, se non supportata dalla forza formale del Direttore Generale, rimane minata nel fondo e priva di sostanza. …Uno sforzo notevole lamentato dai Sindaci è che essi devono impiegare una grande fatica non tanto a raggiungere gli obiettivi che si sono proposti, quanto per convincere la struttura a seguirlo e non boicottarlo…Il S.C. nelle sue forme migliori fa parte della fauna comunale…ha capito come lavorare con il politico di professione, sa usare i meccanismi dell’amministrazione pubblica, sa confrontarsi con le trappole, le lentezze, le leggi. Il S.C. è quindi il candidato ideale, perché è un ibrido, lavora per il rappresentante eletto, ma non deve, per deontologia, manifestare nessuna parzialità. Viene scelto da un Sindaco, deve meritare la sua fiducia, deve suscitare la sua stima, ma non perché è di parte, ma solo perché è bravo…Per definizione la maggioranza eletta cerca in tutti i modi possibili di raggiungere i propri obiettivi…Ad essa non è richiesta una formazione giuridica, di garanzia del dettato legislativo. Ci sarà allora il S.C. che coglierà questa occasione, comprerà una tessera…cercherà di coprire piccoli difetti, tirerà le leggi in modo da adattarle ai tempi…alle esigenze della maggioranza eletta. In altri casi ci sarà chi, fedele ad una visione alta e morale della propria posizione, si troverà continuamente nel rischio di essere centrifugato dal sistema, se non si adatta alle richieste fatte da chi lo ha scelto…”

Ovviamente le mie simpatie vanno a chi rischia, ogni giorno, ogni momento, di “essere centrifugato dal sistema”, ma si sforza di mantenere quella “visione alta e morale della propria posizione”, voluta, in astratto, dalla nostra Costituzione Repubblicana.

(Per ulteriori approfondimenti rinvio alla mia petizione di riforma dello status già pubblicata su questo forum, che allego comunque, per comodità dei lettori).

Forse i tempi sono ormai maturi per un nuovo disegno costituzionale, che prenda atto del superamento di fatto della tripartizione dei poteri nel Paese Reale: questa, per governare la complessità della società globalizzata di oggi, non basta più.

Occorre realizzare che i Poteri Supremi garantiti e tutelati dalla Costituzione devono essere quattro, anzi cinque: il quarto potere è quello amministrativo, finalmente separato e indipendente da quello esecutivo-politico, ed il quinto potere , quello dei mass-media - che hanno un’influenza enorme sull’opinione pubblica e quindi sull’elettorato - devono essere adeguatamente regolamentati perché nella società moderna l’informazione è potere.

Di questo tema posso solo accennare di sfuggita in questa sede, ma se qualche esimio collega, cultore di Diritto Costituzionale, vorrà contattarmi, sarò ben felice di combattere nuove Guerre Stellari tra Cavalieri Yedi su temi che sembrano astratti e astrusi, ma che toccano invece la vita quotidiana di tutti noi.

 

                                                                                                IL SEGRETARIO CAPO

                                                                                                ANTONIO NAPOLITANO

                                                                                                c/o Comune di Pieve di Coriano(MN)