Caro Angelo
ammiro la tua fiducia sul fatto che la parte penalizzante della proposta verrà a cadere. Io questa fiducia non ce l'ho, perchè mi pare che la concezione che viene fuori è comunque dettata da necessità di risparmio di spesa.
Ho anche dei dubbi che si possa tornare al Segretario controllore, come sembra suggerire la parte che tu citi sui controlli. Ed in ogni caso è assolutamente impossibile che queste funzioni delicate possano essere svolte in segreterie unificate superiori ai 15.000 abitanti.
Non so che cosa avverrà, ma siccome penso che sia il caso di aprire una discussione pubblica sull'argomento, penso sia giusto inviare questo nostro scambio di mail al sito dell'Unione.
Con stima
Moreschini Ivano
 

----Messaggio originale----
Da: avgrasso@fastwebnet.it
Data: 25/05/2008 19.34
A: <moreschini.ivano@libero.it>
Ogg: Re: Il coinvolgimento dei Segretari comunali messo a punto da Palazzo Chigi nell'anticipo della finanziaria.
 

Carissimo Ivano,
nella mia missiva c'è un contenuto ben più ampio di ciò che tu sottolinei con fervore e preoccupazione.
Probabilmente ciò che tu dici sull'accorpamento delle funzioni nelle sedi inferiori a 15.000 abitanti, non avverrà mai, pena non la scomparsa dei Segretari, ma dei Comuni minori.
E, per questo, non credo occorra mobilitarsi, ci penseranno i Sindaci prima di noi. La razionalizzazione è prevista comunque per le sedi inferiori a 5.000 abitanti.
Il problema invece è un altro e, cioè la ridefinizione della figura dopo la Bassanini Bis che ne ha sconvolto il senso e la misura, anche in relazione ai rapporti che il Segretario comunale, nell'imparzialità amministrativa, deve tenere con le minoranze. Poichè, in assenza di controlli, è la loro tutela che è venuta meno.
Mi sembra di capire che nell'intenzione di Palazzo Chigi, non siamo noi nell'occhio del ciclone, ma i servizi che sono sempre più costosi e meno efficienti.
Occorre evitare il baratro degli affidamenti esterni, sempre più frequenti, che sfociano poi nell'attribuzione irreversibile di compiti e responsabilità sottratte alle strutture interne.
Poichè su questo fronte si giocano i destini dei cittadini con i relativi costi da sopportare e i guadagni delle imprese nella PA.
Per questo, ma è una mia opinione personale,  si vuole attribuire un peso maggiore al controllo di gestione e al pincipio di legalità.
Resta alta comunque la soglia di attenzione e di promozione di iniziative che si riterranno utili per la categoria e, se necessario anche azioni di contrasto.
Un caro saluto.
Angelo
 
 
 
Da: moreschini.ivano@libero.it [mailto:moreschini.ivano@libero.it]
Inviato: martedì 24 giugno 2008 9.36
A: avgrasso@fastwebnet.it
Oggetto: R: Il coinvolgimento dei Segretari comunali messo a punto da Palazzo Chigi nell'anticipo della finanziaria.
 
 
 
Caro Angelo
quello che tu vedi come "un interessante passaggio" a me sembra una sostanziale abrogazione della categoria. Infatti è notorio che la stragrande maggioranza dei segretari presta servizio nelle sedi inferiori a 15.000 abitanti, e che non c'è uno strumento possibile per obbligare gli enti a convenzionarsi per raggiungere tale cifra.Ed anche se lo facessero, quanti di noi rimarrebbero a spasso?
Sarebbe bene mobilitarsi contro una simile prospettiva, che dà anche l'idea di quale concezione della funzione del Segretario Comunale abbia il nuovo Governo.
Ringraziandoti per l'informazione che continui a dare, ti saluto.
Moreschini Ivano
 

----Messaggio originale----
Da: avgrasso@fastwebnet.it
Data: 24/05/2008 23.51
A: "Segretari Comunali"<avgrasso@fastwebnet.it>
Ogg: Il coinvolgimento dei Segretari comunali messo a punto da Palazzo Chigi nell'anticipo della finanziaria.
 
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Per c oloro che  non  hanno  letto l'articolo apparso su "ItaliaOggi" di giovedì 19 Giugno relativo alla bozza di manovra d'estate esaminata dal Consiglio dei Ministri di introduzione di una serie di semplificazioni per i mini-enti,  si evidenzia un interessante passaggio nel quale si comunica la volontà del Governo di ridefinire la figura del Segretario comunale.  Nell'articolo si parla di alleggerimento degli oneri a carico degli Enti con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti che porterà con sè una razionalizzazione delle funzioni dei  Segretari comunali. "Verranno creati sedi di segreteria unificate a cui faranno riferimento più Comuni limitrofi con popolazione complessiva pari a 15 mila abitanti. Le responsabilità dei Segretari in servizio presso le sedi unificate saranno ampliate con l'attribuzione delle funzioni di controllo interno e di gestione, nonchè di legittimità sugli atti."
 
 
        Una estrapolazione della bozza del disegno di Legge del Governo (ddl Cdm 18.6.2008) che dovrà passare in Parlamento viene di seguito riportata:
 
(Norme di semplificazione per i comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti)
 
1. L’articolo 2 della legge 8 marzo 1968, n. 221 del 1968 e successive modificazioni è abrogato.
2. La corresponsione dell’indennità annua di residenza, prevista dall’articolo 115 del testo unico delle leggi sanitarie approvate con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni, riconosciuta a favore dei farmacisti rurali dagli articoli 2 e seguenti della legge 8 marzo 1968, n. 221 del 1968, e successive modificazioni, è abolita a decorrere dal 1 gennaio 2009.
3. Al fine di semplificare l’ordinamento finanziario nei comuni di piccole dimensioni, sono apportate le seguenti modifiche al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante "Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali":
a) all’articolo 151, comma 2, dopo le parole: "il bilancio", sono aggiunte le parole: "degli enti con popolazione superire a 5000 abitanti";
b) all’articolo 170, comma 1, dopo le parole:"enti locali" sono aggiunte le parole: "con popolazione superiore a 5000 abitanti";
c) all’articolo 170, comma 8, dopo le parole: "per tutti gli enti", sono aggiunte le parole: "con popolazione superiore a 5000 abitanti";
d) all’articolo 171, comma 1, dopo le parole: "enti locali", sono aggiunte le parole: "con popolazione superiore a 5000 abitanti";
e) all’articolo 172, comma 1, lettera d, dopo le parole: "di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, sono aggiunte le parole: "per gli enti con popolazione superiore a 5000 abitanti";
f) all’articolo 197, comma 1, dopo le parole: "dei comuni", sono aggiunte le parole: "con popolazione superiore a 5000 abitanti";
g) all’articolo 229, comma 2, dopo le parole: "è redatto", sono aggiunte le parole: "dagli enti con popolazione superiore a 5000 abitanti";
h) all’articolo 233, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma: "4-bis Per i comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti non si applicano le disposizioni di cui al presente articolo."
4. Nel regolamento di cui al seguente comma 4 sono individuati gli adempimenti sostitutivi per i
comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
5. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, è emanato un regolamento a norma dell’art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante modelli e schemi contabili semplificati per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, in deroga all’articolo 160 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
6. Entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, il Governo è delegato ad emanare un decreto legislativo volto alla razionalizzazione del ruolo del segretario comunale nei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) istituzione di una sede di segreteria comunale unificata cui fanno riferimento più comuni limitrofi la cui popolazione complessiva sia pari almeno a 15.000 abitanti;
b) riordino dei compiti e delle funzioni del segretario comunale in servizio presso la sede unificata di cui alla lettera a);
c) ampliamento delle responsabilità del segretario comunale in servizio presso la sede unificata;
d) attribuzione al segretario comunale in servizio presso la sede unificata di funzioni di controllo interno e di gestione nonché di legittimità sugli atti.