Intervengo nel dibattito apertosi a seguito delle considerazioni espresse dal collega Purcaro sul confronto del trattamento economico dei segretari comunali con quello dei dirigenti, per esprimere alcune opinioni personali:

il contratto 1998-2001 ha rappresentato per la categoria un traguardo in quanto è stato il primo dopo la riforma ed ha sostanzialmente equiparato al livello economico il segretario al dirigente, conquista non da poco visto che fino ad allora era rimasto nel dubbio tale riconoscimento, pur esercitando noi da sempre le funzioni di coordinamento e sovrintendenza.

Inoltre con quel contratto abbiamo ottenuto un notevole aumento della base contrattuale, il tabellare, in modo da creare una certa uniformità che garantisse anche i colleghi più giovani, che rappresentano il futuro della categoria.

Detto questo, non possiamo aspettarci dal nuovo contratto aumenti economici troppo massicci, ma solo eventualmente gli adeguamenti al tasso di inflazione ed al notevole periodo di tempo trascorso, perchè non è più epoca...qui è messa in dubbio la nostra stessa legittimazione come categoria professionale, il nuovo TUEL previsto per fine anno rinvia nuovamente la nostra disciplina, figuratevi se abbiamo il potere contrattuale di chiedere grossi aumenti stipendiali...

Sono d'accordo con il collega e amico Roberto Nobile, che saluto, quando afferma che sono più importanti i riconoscimenti giuridici e le garanzie normative e contrattuali in questo momento storico ed in questo contesto socio-normativo.

E questo, sia chiaro, viene detto da una collega che percepisce solo lo stipendio base e nessun emolumento aggiuntivo!

Saluti a tutti

 

Lea Maresca

segretario generale di Castel Maggiore (BO)

e segretario provinciale UNSCP