Cari Colleghi tutti,

ho letto quanto scrive Bruno Armone Caruso, così come ho letto il documento diffuso dall'UNSCP nei giorni scorsi. Belle e giuste parole. Ma, permettetemi, poco coerenti.

E' dal 1990 che il Governo ci impone le riforme (perché sono state tante...) degli Enti Locali senza consultare adeguatamente la nostra Categoria, la Categoria, cioé, dei maggiori esperti italiani in fatto di Autonomie.

Da 10 anni, poi, il nostro lavoro è sconvolto dalle gestione dell'Agenzia, che, sugli aspetti pratici più concreti, si è rivelata frammentaria e velleitaria.

Il risultato? Ora ci lamentiamo e protestiamo contro chi vuole imporci ulteriori cambiamenti. Lo facciamo a buon diritto, ma dobbiamo tenere presenti almeno due aspetti:

Il primo: noi, come Categoria, e i nostri rappresentanti non hanno mai saputo partorire un NOSTRO progetto di riforma degli Enti Locali italiani.

Il secondo: la riforma del Governo attuale sarebbe "mortificante per il ruolo e le funzioni del segretario comunale". Ma dov'era, e dov'è, l'Agenzia e dove sono i Sindacati quando si tratta di dare una regolata agli abusi più evidenti? Perché non abbiamo voluto dimostrare ai governanti che siamo una Categoria seria, in grado di autodeterminarsi e autogestirsi? Mi riferisco al proliferare degli scavalchi e al balletto delle convenzioni, sempre più ampie e sempre più fatte e disfatte a misura di segretario. Ho presente la situazione piemontese, non altre. Ma qui i colleghi con 3 comuni, tra convenzioni e scavalchi, sono pochi; la maggior parte mette insieme incarichi ben più ampi. Con quale coerenza contestiamo adesso l’iniziativa del Governo? Se qualcuno a Roma pensa che basti un segretario per 4 comuni o per 15000 abitanti, ebbene questo capita perché NOI abbiamo dimostrato che è possibile!!!

Ho una proposta: i Sindacati dichiarino lo stato di agitazione della Categoria ma, a decorrere dal 1° novembre, tutti i colleghi che prestano a vario titolo servizio in più di tre comuni rinuncino agli scavalchi e pretendano la riduzione delle convenzioni a non più di tre enti. Solo così possiamo pensare di difendere davvero la nostra immagine professionale e il contenuto del nostro lavoro di tutti i giorni!!!

 

Fabrizio Demelas

Segretario comunale di Massazza (BI)

 

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